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Il grande incendio di Londra
del 1666
Il grande incendio di Londra del 1666
Nel
settembre del 1666, una grossa parte di Londra
sparì a causa di un enorme incendio, era la parte antica dell'odierna City. Con
la tragedia fini un'epoca, e la città entrò nell'era moderna. La catastrofe cancellò per sempre quartieri fatiscenti, vere e proprie bombe biologiche e
fucina di epidemie e liberò per sempre la città dalla catastrofe ancora più
grossa che era la Peste Nera. Nel XVII secolo gli incendi accidentali
erano molto frequenti; L'uso del fuoco vivo per riscaldare o per cucinare era
per tradizione presente in tutte le case, nei negozi e nelle botteghe artigiane.
Il legno era il materiale comunemente usato nella costruzione urbanistica civile
dell'epoca e veniva spesso affiancato alla paglia, usata nelle stalle e nei
granai che circondavano le abitazioni ma anche come isolante nelle case.
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I regnanti e le autorità civili conoscevano bene il
rischio al quale una grande città come Londra poteva andare incontro; a tale
proposito si ricorda L'incontro tra il re Carlo II e l'allora sindaco
di Londra, nel 1664, nel quale si prese la decisione di rinforzare le misure
di sicurezza per scongiurare quello che poi sarebbe accaduto solo due anni dopo.
Mentre la città si ritrovava a recuperare le forze dalla grande epidemia di
peste che l'aveva avvilita nel 1665 decimandone la popolazione, il fuoco
arrivò con tutta la sua potenza distruttiva.
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Era il 2 settembre del 1666 quando un piccolo
incendio iniziò nel panificio reale di Pudding Lane, nell'odierna City,
una stretta stradina di edifici in legno, che vennero immediatamente immersi
dalle fiamme. L'incendio si propag?alle zone limitrofe di Fish
Street, in direzione London Bridge.
Il forte vento dell'est, noto in territorio inglese
con il nome di Gale, diede una tale forza al fuoco che L'incendio
incominciò a propagarsi ai quartieri adiacenti (soprattutto per via della
strettissima vicinanza degli edifici), causando nel complesso una delle più
grandi calamit?nella storia di Londra.
Con il passare delle ore, diveniva sempre più chiaro
il fallimento delle autorità cittadine e reali nel contenere un incendio di tale
portata. All'epoca, non esistevano i pompieri e lo spegnimento
dei fuochi era tradizionalmente dovuto allo sforzo e alla collaborazione degli
stessi cittadini; alcuni di questi spesso si riunivano in una sorta di milizia
locale conosciuta con il nome di Train-band, la quale aveva il compito di
attivarsi in caso di emergenze da incendio.
Per quattro lunghi giorni, il fuoco portò via con se
oltre 13.000 abitazioni, un centinaio di chiese e monumenti importanti tra cui,
la vecchia Cattedrale di St Paul, il
Royal Exchange, il Guildhall, quattro ponti del
Tamigi, rese senza tetto ben 100.000 persone,
provocando diverse migliaia di vittime (il cui numero preciso non si è mai
saputo con precisione). L'area londinese presa d'assalto dal fuoco distruttivo
dell'incendio del 1666, arrivava sino al limite di
Whitehall, posta ad occidentale
rispetto alla City, e la Torre di Londra
a est.
La ricostruzione fu immediata e efficiente,
così come enorme fu L'impatto sociale, economico e culturale lasciato da
questa drammatica esperienza. Le autorità governative commissionarono a diversi
architetti specializzati in ingegneria civile allo scopo di trovare un modo
alternativo alla costruzione degli edifici in legno. I principali di questi
ultimi furono Christopher Wren e Robert Hooke.
Abbiamo visto come il grande incendio londinese del
1666 iniziòa formarsi nella zona dell'odierna City, oggi forte polo
finanziario di Londra e uno dei maggiori del mondo.
Nel
XVII secolo la città di Londra si concentrava nella zona centrale della City,
che pertanto viene considerata come la parte più antica. Oggi
la zona di Monument è uno dei luoghi simbolo di questa area finanziaria,
ma forse pochi sanno che essa deriva il proprio nome proprio dal "monumento"
a ricordo perpetuo e a monito del grande incendio che distrusse la città eretto
dagli architetti durante la ricostruzione.
In effetti, la ricostruzioni portò alla creazione di
una nuova Londra, alcune strade vennero allargate, le proporzioni e la
vicinanza tra gli edifici venne modificata e, come è noto, vennero creati nuovi
strumenti, materiali e nuovi metodi di costruzione. Enorme fu quindi L'impatto ingegneristico e
architettonico derivato da questa grande sfortuna iniziale. Nuovi
piani regolatori assicuravano lè uniformità dello
stile architettonico: per esempio,
gli edifici lungo le normali strade non potevano possedere più di due piani,
quelli delle strade più larghe e lungo il fiume non oltre i tre piani, mentre
quelli situati in particolari luoghi potevano avere anche quattro piani.
Vennero costruite in totale 51 nuove chiese nella sola
zona della City, compresa la nuova Cattedrale di St Paul, che divenne la
chiesa più grande d'Europa; una curiosità la sua grande cupola fu progettata
anche per servire come osservatorio astronomico.
Nel complesso, il grande incendio portò alla
ricostruzione di 9000 tra case e edifici, alla creazione di una nuova
forza lavoro fatta in particolare da persone migrate da territori oltre
manica (che si stabilirono tradizionalmente nelle zone di Spitalfields e
Tower Hamlets), alla inaspettata crescita della popolazione (da
allora Londra divenne la città più popolata dell'Europa settentrionale), alla
conseguente nascita di nuove attività artigiane e di commercio (visto
L'impiego di nuovi materiali utilizzate nella ricostruzione).
L'enorme perdita finanziaria portata dall'incendio che
costò ben 10 millioni di sterline (una cifra inimmaginabile per L'epoca), portò
alla creazione di un istituzioni pubbliche di pronta emergenza contro futuri
incendi. Vennero pertanto create le assicurazioni contro gli incendi e i
primi vigili del fuoco: la Fire Office-Phoenix Fire Office del
1680, la Friendly Society (1683) e la Hand-in-Hand Office (1696),
oggi parte della Compagnia di assicurazione CGNU.
Essendo ancora inesistente la numerazione civile delle
case, era pratica comune riconoscere gli edifici sotto assicurazione
anti-incendio e sotto controllo da parte dei pompieri (i Thames watermen)
con un apposito "marchio" distintivo, una sorta di placca di piombo
piazzata nella facciata dell'edificio. Si spiega cosè il significato di alcune
lastre presenti in alcuni degli edifici più antichi delle capitale. Queste
compagnie di assicurazione e di vigili del fuoco furono talmente efficienti che
la controparte pubblica, London Fire Brigade, venne creata nei due secoli
successivi al grande incendio del 1666.
Il
grande incendio del 1666 portò da una parte tanta disgrazia e distruzione,
dall'altra gettò le basi per lo sviluppo della Londra che oggi conosciamo.
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