U n viso giovane e fresco, capelli biondi sparati in aria, un look spaesato, un sorriso timido e impacciato. Jamie Oliver, il cuoco più sexy del mondo secondo la rivista «People», ha 28 anni foto piccola , ne ha lavorati tre al prestigioso River Cafè di Londra ed è stato chiamato da Tony Blair a cucinare, nel 1999, per l esigente palato dell allora primo ministro italiano Massimo D Alema. Ha pubblicato alcuni libri di ricette l ultimo due mesi fa, in realtà molto criticato perché è una compilation di ricette già note , ha uno spazio dedicato alla sue fantasie culinarie sul «Sunday Times» e una trasmissione televisiva su Channel 4. Nel frattempo si è sposato con una ex-modella, ha una figlia e un bambino in arrivo l aprile prossimo.
Due anni fa ha deciso di dare qualcosa indietro all industria della cucina che tanto lo ha osannato: ha aperto a Londra un ristorante, chiamato «Fifteen», e ha creato la fondazione Cheeky Chops, che prevede la formazione di 15 da cui il nome del ristorante cuochi con caratteristiche particolari: giovani dai 18 ai 24 anni, senza lavoro, con una vita disagiata e con una grane passione per il cibo.
«A scuola non ero un genio - ha spiegato Oliver - ma stare in cucina mi ha fatto sentire davvero vivo. Ho pensato che sarebbe stato bello dare a ragazzi indigenti un opportunità per ritrovarsi e per reinventarsi».
Ha investito piu di un milione di sterline circa 1,5 milioni di euro per creare le strutture della scuola e il ristorante: «Non
sono un esperto - dice - imparo ogni giorno dai ragazzi».
Le loro esperienze di vita particolari e gli ambienti in cui hanno vissuto rendono la cucina piu creativa, un misto di sapori e culture diverse, accostamenti innovativi e sorprendenti.
Il programma Cheeky Chops, che per ora ha visto solamente il primo gruppo di 15 all opera, prevede uno sviluppo in altre città, l assistenza per i neo-cuochi nel trovare lavoro e la creazione di una catena di ristoranti gestiti dagli ex ragazzi sfortunati.
Nonostante l entusiasmo e i fondi investiti la macchina fa fatica a mettersi in moto: al momento i soldi che il ristorante «Fifteen» guadagna servono a malapena a coprire le spese e l inserimento post-corso è per ora congelato.
A
rammaricare di più Oliver è stato però l abbandono di alcuni ragazzi: sono rimasti in otto.
I piu maligni dicono che il nuovo libro sia soltanto un operazione commerciale per raccogliere soldi e che i suoi continui progetti di «concentrarsi sugli impegni familiari» sembrino la conferma del fallimento del progetto. Secondo i ragazzi rimasti è soprattutto una questione di motivazione: quelli che hanno abbandonato si stancavano di passare ore in cucina, non avevano la passione per i buoni ingredienti, la fantasia per creare nuove ricette.
Il progetto non è però fallito: prima di arrivare nessuno sapeva emozionarsi. Ora non solo sanno farlo, ma sanno anche capire che cosa li potrebbe emozionare piu dell odore del pane. Fosse solo
questo, sarebbe un successo.