LA BENEDIZIONE DELLA
CITY CHIEDETELA A
LORO
Il primo a venire a
prendere la
benedizione della
capitale della
finanza
internazionale fu,
circa 25 anni fa,
Enrico Berlinguer.
E, almeno in termini
d'immagine, la sua
visita alla City fu
un successo. Merito
dei suoi modi da
gentleman e dello
scarso feeling con
il Pcus, che
politici e banchieri
inglesi
apprezzarono. Poi,
andare a Londra ?
diventato, per i
politici italiani,
di sinistra e di
destra, una sorta di
rito iniziatico. Una
ricerca di
legittimazione con
un importante
ritorno di immagine.
Ultimamente, per?
la visita al miglio
quadrato più famoso
del mondo serve ai
Vip italiani, anche
per stabilire
contatti e per fare
affari. Per questo
l'ex giornalista e
banchiere Roberto
Guerrini, oggi al
vertice della
Italian
International Bank,
ha deciso un paio di
anni fa di creare un
circolo che, oltre
che trattare
dell'evoluzione
della politica e
dell'economia
italiane,
facilitasse i
rapporti tra
businessman italiani
e uomini d'affari
inglesi, tedeschi,
americani ecc.
L'Italian Business
Club ?composto da
120 membri (ammessi
con selezione
rigorosissima). Tra
i soci, molti i
banchieri italiani,
tutti con cariche
internazionali:
Pietro Antonelli,
direttore centrale
della Hambro's Bank.
Bernardo Attolico, a
capo della merchant
bank dell Barclays.
Enrico Pedretti,
vicepresidente
senior di Paribas. E
ancora: Carlo de
Joincare Narten
(Morgan Grenfell),
Giovanni
Theodoli-Braschi
(NatWest), Leonardo
Giangreco (Merrill
Lynch International)
e altri ancora.
Molti, come si vede,
con doppio cognome:
a testimoniare che
tanti rampolli
dell'aristocrazia o
dell'alta borghesia
made in Italy
arrivati a Londra
hanno negli ultimi
decenni preferito la
finanza alla
classica carriera
diplomatica.
Tra gli ositi
dell'Italian
Business Club, oltre
a tanti finanzieri
giunti a Londra per
fare affari, ci sono
stati anche il
sindaco di roma
Francesco Rutelli,
Massimo D'Alema
(insistentemente
punzecchiato dai
suoi interlocutori),
Gianfranco Fini,
Antonio Martino e
l'allora presidente
del Senato Carlo
Scognamiglio. E
l'attività prosegue.
Con, in media, un
incontro al mese.
Paolo Filo Della
Torre
Tratto da
Businessclubitalia.org
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