Premessa: non siamo un'agenzia di collocamento e non assicuriamo lavoro, diamo
gratuitamente consigli ed informazioni utili e pratiche per favorire un facile
inserimento nel campo del lavoro londinese.
Di
tutti quelli che sono arrivati nella capitale inglese in questi anni tramite
noi, e volevano veramente lavorare (e sono tanti), la stragrande maggioranza ha
trovato un lavoro entro 2/3 settimane. Le cose sono un po' cambiate
rispetto a qualche hanno fa, quando tutti quelli che cercavano un lavoro lo
trovavano entro pochi giorni. Chi non pensa di provarci seriamente è meglio che
lasci perdere, in tutta sincerità, oppure vada a visitare
Trafalgar Square
o la National Gallery e
si faccia una bella vacanza.
Tuttavia una cosa è certa, trovare lavoro, rispetto all'Italia vi sembrerà una
passeggiata, nonostante tutti gli iniziali problemi di adattamento, nonostante
la crisi e, statene certi, si riprenderanno prima di noi. Intanto leggetevi
qualche
informazione utile. L'economia inglese è alla costante ricerca di addetti
nei campi più disparati. Il tasso di disoccupazione è sempre vicino ai minimi
dal '75. Se volete avere una esperienza lavorativa che vi serva umanamente ed
economicamente, è sempre il momento giusto per andare a Londra.
E' inutile dirlo, la qualità del vostro futuro lavoro dipende dalla
qualità del vostro inglese. Chi sa parlare poco non potrà aspirare ad un
lavoro d'ufficio, anche in presenza di qualifiche importanti.
Il
corso di inglese è quindi un investimento che dovreste fare, non solo per poter
guadagnare di più, ma anche per poter far parte quanto prima della realtà
locale. La
Londoschools.info
vi permetterà di scegliere la scuola migliore per voi a seconda del vostro
budget, della zona in cui volete studiare e del tempo a vostra disposizione. A
Londra conoscere persone di tutto il mondo e otterrete suggerimenti sul lavoro e
sulle cose da fare da ragazzi/e che sono già lì e stanno vivendo la vostra
stessa esperienza. Alla , attraverso il celebre metodo mnemonico, si cerca di
insegnare a comunicare velocemente ed efficacemente invece di fossilizzarsi
sulla grammatica (che comunque viene trattata).
Man
mano che si impara l'inglese è possibile ambire ad occupazioni più interessanti
e meglio retribuite. Tenete presente che l’inglese acquisito vi servirà,
comunque, anche in Italia, qualunque sia o sarà la vostra professione. In certi
ambienti lavorativi moderni la non conoscenza dell'Inglese è un handicap molto
duro da superare.
Vi
ripetiamo, non è difficile trovare lavoro a Londra. Non dovete mai
paragonare la situazione lavorativa italiana, nel migliore dei casi ingessata, a
quella inglese, molto più flessibile e competitiva. Le solite regole del
vademecum di un aspirante lavoratore devono essere ovviamente applicate: farsi
un
curriculum in inglese
(breve), vestirsi in modo appropriato, dimostrare sicurezza, prepararsi a
rispondere alle eventuali domande di un datore di lavoro, etc. Consultate anche
Come preparasi alle interviste. Altra cosa fondamentale è aprire un conto
corrente inglese, dove vi sarà accreditata la paga settimanale o mensile, a
questo proposito visitate la seguente pagina:
come aprire un
conto in banca.
Siate realisti sulle vostre possibilità. Ci sono persone con un ottimo
inglese e tante qualifiche che puntano solo sul settore della ristorazione
(catering). Considerano la propria esperienza solo momentanea e quasi gavetta
OBBLIGATA. Per loro è un peccato non cogliere tutte le opportunità che offre
Londra. Ci sono poi quei "soggetti", è proprio il caso di dire, che pur avendo
un inglese a dir poco inesistente puntano su lavori per loro inimmaginabili.
Capita che questi ultimi per la loro "entranza" riescano ad ottenere di più di
quelli che, pur essendo qualificati, non osano. Detto questo, non disprezzate
come fanno tanti italiani a Londra, i lavori nei ristoranti, o nei pub. C'è
gente snob che non si abbassa a farlo (anche se magari lo farebbe in Italia) e
sta anche 6 mesi in una città come la capitale inglese, che è tra le più care
del mondo, senza lavorare. Se ve lo potete permettere buon per voi, ma
un'esperienza lavorativa vi sarebbe comunque estremamente utile come esperienza
di vita e per il miglioramento della lingua. A volte si creano delle vere e
proprie sacche di disprezzo tra gli italiani che stanno da più tempo a Londra e
che si sentono per così dire "arrivati " (e dimentichi della loro gavetta), e
quelli che si apprestano a cominciare la loro esperienza londinese. Ne
incontrerete di questi personaggi, ma fateci caso il meno possibile,
contro questi soggetti, noi crediamo che l'indifferenza sia la cosa migliore, in
attesa di un po' di umiltà che magari prima o poi arriverà.
Ricordatevi che esistono sempre i
Job Centre
governativi (una sorta di informagiovani), attivi in diversi angoli della città,
che sono gratuiti e raccolgono offerte di lavoro di tutti i generi. Provate
internet, cercate di spedire i vostri curriculum dall'Italia per via telematica.
Provate subito per esempio
Careerxpress.com
(molto efficiente anche se non gratuito). Oppure i seguenti link:
Per
i lavori nel campo della ristorazione potete provare il seguente link:
Bar Zone.
Potete provare altre importanti
agenzie private (cliccate per verificare), dove trovate nomi internazionali
come Adecco e Man Power o locali come Jobs Pilot e CoRecruitment. Quasi tutte
sono gratis!! Dovete solamente presentarvi, fare un'intervista e lasciare un
curriculum. Visitate i loro siti, e provate a spedire il vostro curriculum prima
di partire, non ha importanza la perfezione. Queste ultime agenzie sono forse
indicate per chi sa un po' meglio l'inglese. Per chi se la cava un po' meno
bene, i Job Centre sono forse piu' indicati. Cercate di non pagare agenzie per
lavori da Burger King o in un ristorante italiano, che riuscireste a trovare
anche da soli.
Molti di voi ci chiedono se sia possibile trovare lavori anche solo per 20 o 30
giorni. Innanzitutto per questo genere di lavori l'unica soluzione è il
volantinaggio o simili. I Job Centre non faranno quindi al caso vostro. Quando
andrete a chiedere nei vari fast food o in qualche pub, ricordatevi di non
specificare che rimarrete cosí poco, o non vi prenderanno minimamente in
considerazione. Andate e semplicemente chiedete nei vari, MacDonald o Pizza Hut,
Starbucks o nelle birrerie che si trovano praticamente ovunque. Ricordatevi che
la paga arriva dopo due settimane di lavoro. Fate bene i vostri calcoli su
quanto portarvi dall'Italia.
Trovato un lavoro, è importante mettersi in regola. Ci sono poche cose
fondamentali da tenere a mente. Una delle cose importanti che farete subito è
il
National Isurance Number, una sorta di codice fiscale inglese. Solo
con il NIN sarete veramente in regola di fronte alla legge e avrete gli
stessi diritti di un cittadino britannico. Presentatevi a qualsiasi
Job
Centre e fatevi dire dove si trova il più vicino DSS (Department of Social
Security) o il più vicino tax office dove dovrete andare muniti di carta di
identità e di una prova del luogo di residenza. Presso il DSS o il Tax office vi
daranno un numero temporaneo da comunicare al vostro datore di lavoro, quindi vi
spediranno, dopo 4-6 settimane, a casa, la carta plastificata, di cui potete
vedere un esempio qui a fianco, con il numero stampato sopra. Si tratta di un
procedimento un po' lungo ma anche assolutamente necessario.
Una volta ottenuto il numero, si deve comunicarlo al datore di lavoro, in
modo che i contributi per il sistema sanitario e pensionistico vengano versati a
vostro nome. Il NI number è anche necessario per poter andare dal medico e
per richiedere il sussidio di disoccupazione, nel caso in cui si rimanga senza
impiego per più di sei mesi.
Qualcuno ci ha riferito di agenzie romane, napoletane e milanesi che hanno fatto
pagare fino a 50 Euro per il NIN. Questa è una truffa, e ve lo diciamo
senza enfasi. Nessuno puó farvi il NIN se non un ufficio predisposto inglese.
Le tasse
Ad
ogni individuo viene assegnato un tax code che determina la percentuale di
tasse che dovrà pagare e che dipende dalla sua situazione personale, cioè da
quanto guadagna. La parte di stipendio tassabile è divisa in fasce, allocate
secondo il tax code. La prima parte dello stipendio non viene tassata (di solito
circa £ 4700), dopodiché le tasse passano a circa il 24%, per salire al 40% per
gli stipendi più alti. Appena trovato lavoro e ricevuto il primo
stipendio, nella busta paga troverete un codice o tax code che di solito
consiste di una lettera seguita da tre cifre.
E'
molto semplice, le tre cifre, se vi aggiungete uno zero, rappresentano la cifra
iniziale su cui non pagate tasse nell'anno.
Quindi il codice L440 significherà che non pagherete tasse sulle prime 4400
sterline guadagnate.
L'anno finanziario comincia il 5 aprile e dopo circa un mese riceverete il P60
che riassume tutte le tasse da voi pagate durante l'anno finanziario precedente,
ovviamente se ne avete avuto uno. Se avete pagato un quantitativo di tasse
maggiore del dovuto riceverete un "rebate" cioè vi restituiranno la differenze
tra quanto dato e quanto dovuto (vedere
restituzione delle tasse).
Gli
studenti, come già accennato, non pagano tasse ma devono compilare un
modulo chiamato P38 e lavorare solo part-time (non più di 24 ore alla
settimana). Ricordatevi bene: il datore di lavoro deve far compilare il modulo
P46. In caso ciò non avvenga riceverete d'ufficio il codice d'emergenza BR il
quale comporta il pagamento del 33% di tasse. Se infine lasciate il lavoro
dovrete farvi rilasciare il P45 che riassume le tasse pagate con quel datore e
vi assicura che al prossimo lavoro non avrete il codice di emergenza (vi serve
anche per versare i contributi in Italia o richiedere indietro le tasse).
Riepilogando i moduli di Lavoro importantissimi da conoscere sono:
P38
viene compilato dagli studenti che lavorano part-time e desiderano essere
esentati dal pagamento delle tasse; P45
viene rilasciato dal datore di lavoro quando si cambia impiego o quando si
lascia la Gran Bretagna. Riassume tutte le tasse pagate in quel periodo di
collaborazione reciproca; P46 si compila dopo la prima assunzione in
Inghilterra; P60
si riceve alla fine di ogni anno fiscale (Aprile) e riassume tutte le tasse
pagate durante il periodo.
Solitamente i giorni di vacanza oscillano tra i venti ed i venticinque, esclusi
quelli di chiusura pubblica, detti Bank
Holidays
(cioè quando chiudono le banche e la società tutta fa vacanza).
Ricordatevi: per legge nessun datore di lavoro può costringere i dipendenti a
lavorare più di 48 ore alla settimana. All'inizio non stupitevi di pagare molte
tasse, sarete in emergency tax, un livello temporaneo. Quando ve ne andrete, se
deciderete di lasciare il Regno Unito, ricordatevi di andare al vostro Tax
Office per verificare se avete diritto o meno ad avere parte, o tutte le
tasse, indietro prima di rientrare in Italia (cliccate di seguito
restituzione delle tasse). Un gruzzoletto da riportarvi a casa.
Lavorare a
Londra: le dieci regole d'Oro
Chi va alla ricerca del lavoro a Londra o all'estero in genere, dovrebbe
cercare di rispettare le seguenti regole:
portare con sé una riserva di denaro sufficiente a
mantenersi almeno per un mese (alloggio, vitto, trasporti e qualche svago);
partire con tutta la documentazione necessaria ed in
regola: curriculum vitae redatto nella lingua del Paese di destinazione, carta
d'identità valida, tessera sanitaria europea (ha sostituito il modello E111
della ASL) o assicurazione, possibilmente una carta di credito per le emergenze,
adesso molto utili e sicure sono quelle pre-pagate;
nutrire modeste aspettative per il primo rapido
inserimento nel mercato del lavoro;
essere coscienti che i problemi da affrontare sono tanti:
trovare un alloggio, mettersi in regola con la burocrazia, crearsi una nuova
rete di conoscenze e amicizie;
la lingua s'impara solo parlando; chi non apre bocca,
resta... muto in tutte le lingue;
il
clima,
il cibo, gli orari, le abitudini italiane si trovano solo in Italia;
mamma e papà sono rimasti a casa: all'estero occorre
arrangiarsi;
adesso lo straniero sono io; quindi sono un ospite, più o
meno gradito;
armarsi di pazienza, spirito di adattamento, tolleranza,
costanza, coraggio;
chiedere, chiedere, chiedere!
INFINE
Le agenzie
Italiane a Londra: fidarsi o non fidarsi?
Per
chi non dovesse essere convinto di trovare un lavoro da solo, e per quelli che
lo desiderano, potete trovare anche su internet contatti con agenzie a
pagamento. Sappiate che nella maggior parte dei casi pagate per ottenere
un lavoro che potete trovare da soli, dipende dal vostro carattere e
dall'intraprendenza. Abbiamo sentito di persone che hanno pagato fino a 250 Euro
per farsi trovare un lavoro di 3 settimane. Non vi sembra inutile? Non è forse
meglio allora godersi Londra e basta? Non è nostra intenzione fare di tutta
un'erba un fascio, ma solo mettere in guardia i nostri affezionati visitatori
che ci seguono ormai da molti anni, sui rischi che si possono correre.
Ricordate anche un'altra cosa: offrire lavoro a pagamento è "illegale" in Gran
Bretagna. Le agenzie, quelle serie, vi organizzano colloqui, vi sostengono nei
primi passi, vi aiutano negli aspetti burocratici ma non si fanno pagare per
assicurarvi un lavoro. In ogni caso, il tipo di lavori che le agenzie più
dubbie possono, quando ci riescono, trovare, sono di solito nel campo
della ristorazione.
E'
quasi certo che tutti possono contrattare una paga migliore da soli che se non
spediti da qualcuno. Quando usate una agenzia, anche una seria, e non la pagate
all'inizio, sarà il datore di lavoro ad aver pagato l'agenzia, ed è possibile
che ammortizzi il suo investimento sulla vostra paga. Se riuscite a trovare un
lavoro da soli invece di usare un'agenzia è possibile che riusciate a
contrattare una paga migliore da subito. Questa postilla non vale ovviamente per
i Job Center pubblici che non hanno fini di lucro. Non fatevi scoraggiare dalla
lingua, ma tentate quanto prima di porvi rimedio.
Per
ulteriori chiarimenti non esitate a chiamarci dalle 10.00am alle 18.30pm allo
0573 1716085.
P.S. I consigli di questo articolo traggono beneficio dalle
centinaia di e-mail che ci scrivete per raccontarci la vostra esperienza e le
vostre osservazioni.