L'Egitto a Londra: restituiteci la stele di Rosetta
LONDRA - Dopo i marmi del Partenone, la stele di
Rosetta. Gi?ai ferri corti con il governo di Atene,
il direttore del British Museum ?ora alla prese con
un'altra ?richiesta impossibile?. L'Egitto rivendica
la proprietà di un fiore all'occhiello dello storico
museo londinese. Senza la lastra in basalto nero che
oggi ?controllata a vista nell'ala dedicata agli
antichi egizi, i geroglifici sarebbero forse ancora
un mistero, ed ?proprio per questo che il Cairo la
rivuole: che senso ha che L'Egitto sia costretto a
mostrarne una copia quando Londra ha L'originale?
?Se i britannici vogliono essere ricordati come un
popolo generoso, restituiscano la stele di loro
volont? ha tuonato dalle pagine del domenicale
Sunday Telegraph Zahi Hawass, direttore del
Consiglio supremo per le antichit?egiziano. ?E'
un'icona della nostra identit? Considerato uno dei
massimi esperti mondiali di egittologia, il
professor Hawass promette battaglia: ?Se il museo
far?resistenza sar?ostretto a fare pressioni sul
governo. Non sono disposto a sentirmi dire no: i
cimeli rubati vanno restituiti all'Egitto?. Nel
mirino anche il busto di Nefertiti in mostra a
Berlino, alcune statue del Metropolitan di New York
e L'obelisco di Place de la Concorde, a Parigi. ?E'
ridicolo: nel tempio di Luxor ?rimasto un obelisco
solo. Dovrebbero essere riuniti?, sottolinea. Londra
non sembra aver intenzione di cedere. ?Se fossimo
nella sua posizione probabilmente ci comporteremmo
allo stesso modo?, ha detto Vivian Davies, curatrice
del British Museum. ?Ma come nel caso dei marmi del
Partenone, c?è una legge che ne vieta la
restituzione ai Paesi d'origine: L'Atto sul British
Museum del 1963. Stiamo esaminando la possibilitàdi
prestare la stele al Cairo per un breve periodo?. La
stele, che risale al 196 a.C., fu scoperta a Rashid
(Rosetta), sul delta occidentale del Nilo, il 19
luglio del 1799, durante la campagna napoleonica in
Egitto. Presenta incisioni in tre lingue: 14 righe
di geroglifici, 22 righe in demotico (lingua
successiva ai geroglifici), 54 righe in greco. Il
testo ?lo stesso, venne appurato all'inizio del XIX
secolo: un ringraziamento dei sacerdoti di Menfi a
Tolomeo V per la sua incoronazione. Nel 1822
Jean-Fran?is Champollion decifr?i nomi di Tolomeo
e di Cleopatra, svelando il mistero dei geroglifici.
Neil MacGregor, direttore del British Museum, ?
legato alla stele anche da affetto personale. ?Mi
ricordo benissimo - ha detto - la prima volta che ho
visitato il museo con mio padre, a 8 anni. Ero
rimasto affascinato dalla stele di Rosetta. Allora
si poteva toccare. Quel basalto freddo mi fece
sentire a contatto con la storia?. Il Cairo sembra
destinato a dover aspettare a lungo.
Tratto dal quotidiano Il Corriere Della Sera
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