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Liliana
Tamberi "esporta" a Londra il cuore della Maremma
GROSSETO — E' uscito — per «Progetto
musica» e
«Azzurra» — il cd di Liliana Tamberi Viaggio nella
Maremma Toscana. Ma la cosa più straordinaria è che
in questi giorni Liliana sta promuovendo l'album a
Londra, andando in giro per i locali più off di
Camden e raccogliendo ovazioni inaspettate. Si
tratta, infatti, di un vero e proprio excursus nella
tradizione maremmana arricchito dalla voce recitante
dell'Argia, un personaggio tipico di questa terra,
che fa da collante ai vari brani.
Liliana, che cosa ti ha spinto a questa scelta?
«Inizialmente tante cose. Da tempo pensavo di
registrare un documento su quello che è stato il
passato, l'amore per la Maremma. E poi mi piaceva
dedicare qualcosa a questa terra».
Qual è la forza del cd'
«La semplicità e il cuore».
Tu ti sei presentata a Sanremo '98 con «Un graffio
in più», tipico brano rock: possono convivere la
matrice rock e le vene folk?
«Assolutamente sì, Vasco Rossi ne è la prova».
Ma una priorità fra i due generi esiste?
«No, non c'è, il lato popolare fa parte di me, della
mia natura: sono folk per nascita».
Poesia e musica: qual è più importante?
«Si equivalgono».
Tu sei l'unico esempio femminile di poetessa in
ottava rima in Toscana: quando reciti, a che cosa
pensi?
«Quando improvviso in ottava rima ho la mente
completamente sgombra. Certo devi avere un guizzo,
devi sapere rispondere al tuo contraltare. E' la
ritmica, la cadenza che ti porta a una specie di
ubriacatura poetica».
di Riccardo Jannello
Tratto dal quotidiano La Nazione
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