Easy Jet e Ryanair
portano il "low cost" anche nei telefoni
PAOLA JADELUCA
Le compagnie aeree "low cost" puntano in picchiata sul mercato
della telefonia, in particolare quella mobile, dove si promettono
di offrire "telefonate" a prezzi stracciati. «Vogliamo arrivare
a offrire ai conumatori bollette scontate del 50%», ha dichiarato
Stelios HajiIoannou, fondatore e proprietario di EasyJet, il
vettore discount con base a Londra che vola in tutta Europa.
«Taglieremo della metà le spese di roaming sulle chiamate internazionali»,
ha rincalzato Sven McVeigh, direttore generale di Ryanair Telecom,
costola distaccata di Ryanair, altro gigante dei voli a basso
costo. Le due compagnie, impegnate in un testa a testa per il
dominio del mercato aereo, hanno scelto proprio la platea del
Gsm World Congress di Cannes per annunciare il loro ingresso
sul nuovo mercato.
«Siamo contenti dell’arrivo di marchi così forti, faranno crescere
questo mercato, contribuendo a far cadere le resistenze di alcuni
paesi e operatori», afferma deciso Andrea Filippetti, amministratore
delegato di Tele2Italia, filiale della svedese Tele2 AB, uno
dei pionieri Mvno, Mobile Virtual Network Operator, operatori
virtuali, ovvero compagnie che, pur non possedendo proprie infrastrutture,
affittano quelle degli altri e vendono i tempi di collegamento
ai loro utenti. Un tipo di business che non in tutti i paesi
è permesso. In Italia, per esempio Tele2, che nel nostro paese
già opera nel settore della telefonia fissa (che offre in 32
paesi) sta conducendo una battaglia per ottenere il permesso
di operare come operatore mobile virtuale, finora senza successo.
E’ dal 2000, invece, che Tele2, grazie a un accordo con Sonofon,
opera in Danimarca, dove è diventato uno dei primi operatori
mobili, e dopo la Danimarca è approdato anche in Olanda, Austria
Norvegia e Finlandia. «Dopo il nostro arrivo in Danimarca i
prezzi sono scesi in media del 15 per cento», racconta Filippetti.
Non stupisce. La concorrenza è forte, e le startup Mvno sono
riuscite in quel paese a conquistare il 20% del mercato nazionale
della telefonia mobile, dice uno studio di Strand Consulting.
Anche in Inghilterra, dove la Virgin Mobile ha fatto da apripista,
conquistando velocemente clienti, gli operatori virtuali, che
per lo più offrono telefonate via Internet, e questo spiega
il taglio delle bollette, hanno contribuito a far scendere i
prezzi delle telefonate.
Ora i due giganti dell’aria si accingono a esportare il loro
modello di business nel mondo delle tlc. EasyJet che dopo gli
aerei low cost ha invetanto gli Internetcafé a basso prezzo,
i cinema low cost e, recentemente, ha varato un progetto di
crociere low cost punta dritto a far la concorrenza al mercato
inglese della telefonia mobile. Diversa la strada imboccata
da Ryanair Mobile. La compagnia, con base a Dublino, dalla metà
di marzo venderà sim su Internet per telefonate mobili internazionali,
sulle quali promette forti sconti sulle spese di roaming. Ma
non dimentica il mercato domestico. Qui, però, vuole fare la
concorrenza nella telefonia fissa. E annuncia tariffe inferiori
fino al 90% di quelle di Eircom.
Gentilmente tratto da Affari&Finanza del quotidiano la Repubblica
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