Ecco il
magazine dei papà
Appena
uscita in Gran Bretagna "Dad", rivista patinata per
padri
alle prese con pannolini e diritti sociali. "Non più
ignorati"
Pappe, leggi e gadget
di ALESSANDRA RETICO
NON PUOI essere un uomo vero se non passi il tuo
tempo in famiglia diceva un attempato Marlon Brando
nel Padrino. Pur tra inseguimenti, revolverate e
belle donne al fianco, anche Pierce Brosnan alle
performance da James Bond preferisce quelle
casalinghe da padre di cinque figli. Più del pallone
e dei bei vestiti: tanto vale e può la paternità
secondo David Beckham. "Papà è bello" è il messaggio
che una nuova rivista britannica, Dad, ha appena
lanciato con finanziamenti governativi sulla scia di
una nuova legge che ai neopapà che lavorano concede
due settimane pagate (100 sterline la settimana) per
stare a casa, oltre a un'estensione dei diritti di
congedo per le mamme. Naturale, si direbbe, in un
Paese in cui il primo ministro Tony Blair della sua
quadrupla paternità fa una bandiera politica e di
marketing personale.
Scrittori di successo, poeti, designer, psicologi,
attori che raccontano in 56 pagine - tante sono
quelle del nuovo magazine - una rivoluzione sociale
che si sta compiendo in Gran Bretagna dove un terzo
del "peso" familiare per la cura dei figli è oggi
sostenuto da "lui". La rivista, sostenuta da Fathers
Direct, un centro di informazione nazionale sulla
paternità, è pubblicata da Peter Howarth, nota firma
dell'editoria "patinata" (Esquire, per esempio).
"Con Dad abbiamo finalmente colmato un gap nel
mercato dell'editoria", ha spiegato Howarth al Times:
"In Gran Bretagna ci sono 22 milioni di uomini in
età da paternità, ma se tu leggi qualsiasi rivista
sembra che a nessun uomo interessi avere bambini.
Dad vuole dare alla luce e fare luce su una
categoria sociale che si sente ignorata".
Perché essere padri è un mestiere sempre più diffuso
e la domanda per come esserlo al meglio sempre più
pressante: come comportarsi con la propria partner
quando è incinta, il sesso che posto occupa, la
legge cosa prevede, che pannolini comprare, quali
forme di finanziamento pubblico esistono, qual è il
gadget del papà moderno. Dad si propone di
rispondere a tutto questo tenendo insieme
l'informazione di servizio e il glamour della
paternità.
Gratis il primo numero, appena uscito, a due
sterline i prossimi, Dad è per Jack O'Sullivan,
della Fathers Direct, un pozzo di risorse finora
inesistente "per tutti quegli uomini che vogliono
essere informati sui loro diritti. Un'occasione per
dare voce e realtà a un ruolo, come quello dei
padri, che sta diventando sempre più cruciale nelle
nostre società".
Nel primo numero, un'intervista a Piece Brosnam e
David Beckham. Un test ironico dal titolo "Sei
pronto a diventare padre?, un cd musicale (a scelta
punk, rock, classica), i 30 gadget più cool che un
papà può comprare, un indirizzo mail dove spedire le
foto dei propri pargoli in giro per il mondo e
scambiare esperienze di pappe e notti insonni. La
parità tra i sessi, si direbbe, è raggiunta.
Tratto dal quotidiano la Repubblica
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