Il
Manchester United batte Juventus e Milan con panini
e magliette
LONDRA - A livello economico, il Manchester United
resta imbattibile. La squadra di Sir Alex Ferguson
in
Premier League è solo terza a 9 punti dall’Arsenal,
ma nella classifica dei club più ricchi del mondo si
conferma al primo posto per il settimo anno
consecutivo. A stilare la preziosa lista è la
società di consulenza Deloitte & Touche. Il
Manchester United ha chiuso la stagione 2002-2003
incassando 251,4 milioni di euro. Alle spalle dei
Red Devils Juventus e Milan. Il club torinese era
secondo anche lo scorso anno, mentre il Milan era
quarto e ha scavalcato il Bayern Monaco, sceso al
quinto posto: 218,3 milioni di euro il fatturato
della Juventus, 200,2 milioni quello del Milan. Il
sostanziale distacco dal Manchester United è dovuto
principalmente a quello che gli analisti chiamano ma
tchday : gli introiti generati dall’evento partita.
Non solo e non tanto l’incasso al botteghino, ma
piuttosto catering (dall’hot dog ai pranzi nei
palchi), vendita di magliette, merchandising vario
(in Inghilterra non esistono i falsi), e programma
della partita (5 euro a copia, se ne vendono a
migliaia). Il Manchester United ha una media di
spettatori superiore alle 67 mila unità in qualsiasi
competizione, e durante una partita in casa degli
uomini di Ferguson 15 mila persone entrano
mediamente nel megastore dello stadio, per un
incasso superiore alle 100 mila sterline, 156 mila
euro.
La voce matchday nella stagione 2002-2003 ha portato
nelle casse del Manchester United 101 milioni di
euro: Juventus e Milan si devono accontentare di un
terzo. In compenso i club italiani possono contare
sul miglior contratto di vendita dei diritti tv.
Juve e Milan poi hanno beneficiato del
raggiungimento della finale di Champions League. Il
Real Madrid sarà pure il club più attraente del
globo, ma si deve accontentare del quarto posto, con
192,6 milioni di euro. Club inglesi sugli scudi: 5
nei primi dieci, 7 nei primi venti, seguiti da
italiani (5), tedeschi e spagnoli (3) con un
rappresentante per Francia e Scozia. Per l’Italia
sesto posto per l’Inter (162,4 milioni) che ha
recuperato sei posizioni.
Undicesima piazza per la Roma (132,4) e
diciassettesima per la Lazio (88,9). «La presenza in
classifica di club in difficoltà economiche - spiega
Dan Jones, responsabile dello Sports Business Group
della Deloitte - può sembrare un paradosso, ma non è
così: il fatturato è una cosa, le spese un’altra».
Gentilmente tratto dal quotidiano Il Corriere della
Sera
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