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Banqueting House
Passeggiando
lungo la Whitehall,
troviamo uno dei tanti capolavori dell'architetto
Inigo
Jones, la
Banqueting House. L'edificio che la ospita si confonde leggermente con
l'intera l'architettura del bel viale di Whitehall, non fosse per lo stile
palladiano che ne arricchisce le classiche sembianze. Jones
progettò la nuova Banqueting House nel Palazzo
di Whitehall per Giacomo I, l'allora monarca. Nasceva una nuova
architettura, mai vista prima in Inghilterra, che oggi porta l'edificio ad
essere iscritto come maggiore monumento storico di Iº Grado inglese (Grade I
listed building). |
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L'edificio originario del XIII secolo, portava il nome di York Place, in
quanto dimora cittadina dei vescovi di York. Ricordiamo di come la strada di
Whitehall prima del XIX secolo fosse strutturata in maniera al quanto diversa
dall'attuale: ospitava infatti il più grande palazzo d'Europa, il Whitehall
Palace, principale residenza londinese della monarchia dal 1530 al 1698.
Consisteva di ben 1500 camere e di una estensione totale di circa un chilometro.
Il palazzo venne distrutto da un incendio nel 1698; l'unica area ad essere
rimasta intatta fu la Banqueting house.
Tra il
1619 e il 1622 Giacomo I diede mandato a Inigo Jones (che si avvalse
della sapiente collaborazione di John Webb) di realizzare quella che
sarebbe rimasta l'unica memoria del grande palazzo reale di un tempo, un luogo
magnifico. I viaggi
in Italia del famoso architetto inglese, servirono da spunto. L'effetto finale
fu straordinario, niente di simile era mai apparso prima di allora a Londra.
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La
Banqueting House consiste di una grande sale cubica, utilizzata un tempo come
sala reale per banchetti, cerimonie e feste in maschera. Gli esterni,
rivestiti in pietra di Portland, comprendono diversi livelli, ispirati ai
palazzi rinascimentali italiani in stile palladiano. Il primo livello si
presenta con una serie di eleganti finestre separate da colonne in stile ionico
e da dei pilastri che poi si espandono verso il livello superiore; il secondo
livello è caratterizzato da delle colone in stile corinzio e dai pilastri del
piano inferiore, che separano le altrettanto eleganti alte finestre.
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Gli
interni del piano superiore ospitano la 'Hall', la grande e preziosa sala
banchetti. La luce dorata emanata e i dipinti del soffitto rendono la sala
ancor più raffinata di quanto uno si possa aspettare. I dipinti a pannello del
soffitto si devono a
Pieter Paul Rubens, da lui creati nel 1630 su commissione di
Carlo I. Le enormi tele a pannello rappresentano l'Unione della Corona,
l'Apoteosi di Giacomo I (la creazione del Regno di Gran Bretagna unendo i
regni di Inghilterra, Scozia e Irlanda), accompagnato da figure mitologiche e il
pacifico regno di Giacomo I, circondato a sua volta da figure allegoriche.
Diversi
i personaggi raffigurati nei dipinti, tra cui lo stesso Carlo I,
che si ammira in particolare nella tela dell'Unione della Corona:
il padre Giacomo I è visto comandare il piccolo Carlo nell'assegnazione del
trono, assistito dalla personificazione delle nazioni reali (Inghilterra e
Scozia) e accompagnato dalla figura mitologica di Minerva. Il
soffitto è visibile al termine di altissime pareti. La sala in effetti raccoglie
ambedue i livelli esterni, ed è tutt'altro che piatta. I dipinti risultano
incorniciati da del gesso impreziosito da motivi decorativi, mentre il
sottosoffitto ?arricchito da una ricca balaustra color avorio.
Carlo I
non poteva ancora prevedere che, in poco più di 10 anni, sarebbe stato
giustiziato proprio di fronte a quello al Whitehall Palace, durante il periodo
della Guerra Civile inglese e la presa del potere da parte di
Oliver Cromwell.
Ancora oggi è visibile la lapide con busto ad indicare la porta dalla quale uscì
per l'ultima volta lo sfortunato Re. Dopo il processo nella Westminster Hall,
il rifiuto di rinunciare al suo antico 'diritto divino' portarono il re
al patibolo nel 1649. Da allora, Carlo I venne riconosciuto come martire della
monarchia inglese e il 30 gennaio ancora oggi ?ricordato come il giorno del suo
martirio. |
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Una
volta all'interno, non mancherete di visitare anche la cripta della
Banqueting House, la Undercroft, che si cela nei sotterranei
dell'edificio. Originariamente venne progettata, sempre per Giacomo I, come un
piccolo salotto privato dove poter stare comodamente in compagnia di un buon
vino, nei momenti di maggiore relax o svago personale. Alla sua morte venne
usata tuttavia per le lotterie della corte reale. La cripta si distingue per i
suoi bianchi soffitti a volta e per la decorazione elegante ma modesta
dell'intera sala, oggi in uso per diversi eventi privati (prenotabili online).
Ricordiamo, che la stessa Banqueting House è prenotabile per eventi privati
come matrimoni, conferenze, pranzi e cene cerimoniali e ricevimenti in
genere. Per informazioni seguire il link sotto esposto.
La
Banqueting House è un luogo da non perdere, testimone prezioso dell'antica epoca
della Londra reale. Peccato che i vecchi autobus rossi Routemaster non
siano più in funzione, altrimenti vi sarebbe stato possibile scendere 'al volo'
proprio all'altezza dell'edificio. La fermata la trovate sempre di fronte, ma
dovete prenotarla per tempo prima di scendere.
Direzioni:
Banqueting House Whitehall
Londra SW1A 2ER
Tel: 020 3166 6150/6151/6152/6153
Fax: 020 3166 6159
Email:
banquetinghouseevents@hrp.org.uk
Orari apertura: lunedì abato 10-17
Chiusura: domenica, maggiori giorni festivi, per
eventi e cerimonie.
Metropolitane: Westminster, Charing Cross, Embankment
Bus: 3, 11, 12, 24, 53, 77A, 88, 159
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