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Oliver Cromwell
Oliver Cromwell
Oliver Cromwell può considerarsi una figura chiave della guerra civile
inglese e uno dei personaggi più inusuali di tutta la storia
dell'Inghilterra. Entrò nell’esercito a 43 anni (non pochi per l’epoca) e senza
nozioni di tattica militare, ma solo con il coraggio e il talento innato per il
comando, riuscì a sconfiggere il re Carlo I e ad affermare il potere del
Parlamento.
Nacque
nell’aprile del 1599 a Huntingdon, fu educato alla grammar School della
stessa città (oggi museo a lui dedicato) e fu studente universitario a
Cambridge, pur non completando gli studi. Alla morte del padre ricevette
un’eredità modesta, non sufficiente per mantenere la madre, la moglie e gli otto
figli.
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Eletto
alla Camera dei Comuni come rappresentante della circoscrizione di
Huntingdon nel 1628 fu sostenitore di una radicale trasformazione democratica
e si adoperò per difendere gli abitanti della regione dei Fens, nell'est del
paese, non lontano da Cambridge, che i ricchi proprietari terrieri volevano
cacciare dalle loro terre. In
quel periodo l’allora sovrano Carlo I, re dal 1625, governava convocando
saltuariamente il Parlamento, riconoscendo un potere ai parlamentari solo quando
i problemi economici lo richiedevano.
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Il re
fu osteggiato più volte dai parlamentari, soprattutto quando tentava d’imporre
nuove tasse e quando cercò d’imporre una versione "cattolicizzata" del
Protestantesimo, più elaborata e “cerimoniale?. Non era passato molto
tempo dalla riforma protestante di Enrico VIII
e dalla repressione cattolica di Maria la Sangunaria. Le durissime lotte
tra le fazioni pro e contro la chiesa di Roma non si erano ancora spente. Anche
cambiamenti minori al cerimoniale da parte di un re potevano rimettere in
discussione e fare sorgere sospetti nella nobiltà protestante.
Cromwell, fervente protestante, era convinto che la salvezza eterna fosse alla
portata di tutti coloro che si conformavano agli insegnamenti della Bibbia ed ai
dettami della propria coscienza. Era un tenace avversario della Chiesa Cattolica
di Roma e della gerarchia ecclesiastica in generale, che riteneva essere causa
delle persecuzioni contro i protestanti e si adoperò contro le riforme che Carlo
I stava introducendo nella Chiesa d'Inghilterra tentando di renderla più simile
a quella cattolica.
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Gli
errori e l’incompetenza di Carlo I , la sconfitta dell’esercito reale da
parte della Scozia (che si opponeva alla sua politica in materia religiosa),
obbligarono il Sovrano a riconvocare il Parlamento nel 1640. Fino a questo anno
Cromwell aveva avuto solo un ruolo marginale nell’amministrazione locale e
poteva dirsi un personaggio insignificante per l’Inghilterra. Subito
dopo riprese il ruolo di Parlamentare, e seppur inesperto, imparò
rapidamente a muoversi dentro il parlamento, fino a diventare un vero animale
politico.
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Alcuni
studiosi sostengono che l’attivismo politico di Cromwell fosse dettato dal suo
ardore religioso, dalla convinzione di operare seguendo la volontà divina; altri
affermano che si è sopravvalutata la sua attività parlamentare e sottovalutata
la trama politica che aveva intessuto prima di entrare in Parlamento
(conoscenze, alleanze politiche, pubbliche relazioni).
Nell’estate del 1642, alla vigilia dello scoppio della guerra, Cromwell si
dimostrò uno dei più forti sostenitori della causa parlamentare anche
con i fatti. Posizioni politiche e azioni coraggiose delinearono fin
dall’inizio la sua posizione. La crisi politica perdurò e nel 1642 sia il Re che
il Parlamento, armarono il loro esercito. Ben presto la crisi politica si
trasformò in guerra civile.
Circa
le cause della guerra civile inglese, ad oggi, non ci sono tesi
prevalenti: alcuni studiosi sostengono che lo scontro fu causato dal
concatenarsi di errori politici; altri lo riconducono ai cambiamenti sociali ed
economici inespressi ma che si erano prodotti molto tempo prima, addirittura nel
periodo Tudor o nel medioevo; altri ancora credono che la causa sia da
rintracciarsi in problematiche socio-economiche, ma risalenti al breve periodo
(20, 30 anni prima) prime fra tutte le difficoltà economiche causate
dall’incremento della popolazione e dalle crisi sociali prodotte dalla
Dissoluzione dei Monasteri operata da Enrico VIII (i monasteri sfamavano i
poveri e offrivano l'unica scuola disponibile nel regno); ulteriori studi
evidenziano le tensioni tra classe media in ascesa e aristocrazia in declino, e
tra corona (desiderosa di consolidare ed espandere il proprio potere) e
Parlamento (che rivendicava maggior potere e maggiori diritti e libertà per il
popolo) .
Che si
rintraccino le cause in problematiche di lungo termine o di breve termine, resta
il fatto che Cromwell giocò con certezza un ruolo marginale fino allo scoppio
della guerra. Da quel momento in poi Cromwell fu un ufficiale
dell’esercito parlamentare attivo e impegnato. Nel 1643 fu promosso
colonnello e guidò un suo reggimento di cavalleria. Era noto per scegliere
gli ufficiali in base al merito e non al titolo nobiliare, come si era soliti
fare a quei tempi, e con questa mentalità alimentò un nuovo concetto di
esercito.
Divenne in seguito luogotenente generale e contribuì alla vittoria nella
Battaglia di Marston Moor nel 1644, vittoria che gli fece guadagnare una
grandissima reputazione. Come secondo in comando dell'esercito
parlamentare, il “New Model Army?, svolse un ruolo decisivo nella
vittoria di Naseby nel giugno del 1645. Le vittorie ottenute sul campo
di battaglia gli valsero una sempre maggiore influenza politica, fino a
farlo diventare il personaggio più potente ed autorevole dell'Inghilterra. Nel
1646, alla fine della guerra civile, il re Carlo I ormai delegittimato
era il passato, Cromwell il futuro. Il potere assoluto della monarchia era stato
spazzato via.
I
parlamentari, compreso Cromwell, speravano di arrivare ad un compromesso col re
Carlo I, anche se le convinzioni di quest’ultimo lasciavano pochi spazi di
manovra. Che la strada del compromesso non fosse percorribile fu chiaro quando
nel 1648 Carlo I riuscì ad evadere dalla prigione. Il re fu nuovamente
imprigionato e processato. La condanna a morte fu emessa poco dopo e il re
giustiziato. Sebbene personalmente responsabile della detronizzazione e
dell'esecuzione del re, all'inizio della guerra civile Cromwell intendeva solo
fare in modo che Carlo I accettasse di regnare di concerto con il parlamento, e
con una linea politica in campo religioso più condivisa. Come tutti era nato
monarchico.
Dopo
l’esecuzione del re, negli anni successivi Cromwell guidò grandi e vittoriose
campagne militari per il controllo dell’Irlanda e della Scozia. Nel
1650 fu messo a capo di tutto l’esercito del Parlamento, un riconoscimento
sorprendente per un uomo che solo otto anni prima non aveva probabilmente mai
avuto un esperienza di tipo militare.
Cromwell attribuì i suoi successi militari alla volontà divina; gli storici li
attribuiscono al suo coraggio personale ed alle sue abilità, alla
cura e all’attenzione posta nell’allenamento e nell’equipaggiamento
dei suoi uomini, alla logistica e alla disciplina da lui
imposta dentro e fuori dal campo di battaglia.
Le
imprese belliche di Cromwell lo resero molto impopolare in
Irlanda e Scozia, due paesi quasi indipendenti che, durante le
guerre civili, caddero sotto il dominio inglese. Brutale fu la repressione
delle forze realiste in Irlanda nel 1649, tanto da lasciare un segno
nella memoria degli irlandesi, alimentando l'odio fra inglesi ed irlandesi e
fra cattolici e protestanti. Ci furono massicci espropri di terre a favore dei
soldati inglesi e diversi episodi brutali ingiustificati ma è certo che fu la
propaganda dei sostenitori del re a dipingere Cromwell come un vero mostro
sanguinario, responsabile di ogni assassinio di civili innocenti. Le peggiori
atrocità, come le deportazioni e la riduzione in schiavitù nell'isola di
Barbados, furono commesse in realtà da suoi subordinati solo dopo che Cromwell
era rientrato in Inghilterra. La stragrande maggioranza degli irlandesi si
rifiutò comunque di abbandonare la fede cattolica.
Cromwell invase la Scozia nel 1650, dopo il tentativo di restaurazione
monarchica da parte degli scozzesi compiuto con l’incoronazione a Re
d'Inghilterra di Carlo II, figlio di Carlo I. Cromwell sarebbe stato
disposto a tollerare una Scozia indipendente, ma fu costretto a reagire quando
gli scozzesi invasero l'Inghilterra. Gli scozzesi furono sconfitti nelle
battaglie di Dunbar e di Worcester e la Scozia fu conquistata.
Intanto in patria, scomparso Carlo I il Parlamento vide contrapporsi diverse
fazioni e Cromwell, sciolse il parlamento repubblicano nel 1653
per assumere il controllo diretto del paese (non molto diversamente da
come avevano agito Carlo I o come avrebbero poi agito altri dittatori futuri).
Forte
dell’appoggio dell’esercito assunse i pieni poteri, come un vero dittatore.
Come Lord Protettore per almeno cinque anni, fino alla sua morte, nel
1658, Cromwell condusse una politica tollerante in patria ed espansiva a livello
militare. Garantì in particolare la libertà religiosa, salvo che per i
cattolici, e incoraggiò gli Ebrei a ritornare in Inghilterra dopo 350 anni.
Nel
1657 il parlamento, appositamente ricostituito, offrì a Cromwell la corona
di re. Cromwell rispose di no (dopotutto era stato lui a sconfiggere la
monarchia…) ma accettò di essere insignito ufficialmente e solennemente
nell'Abbazia di Westminster con il
titolo di Lord Protettore. Salvo che per la non ereditarietà, il titolo gli
dava gli stessi poteri sostanziali di un re. Fu promulgata una nuova
Costituzione scritta, che gli conferì tra l’altro il potere di attribuire titoli
nobiliari.
Morì
nel 1658, si dice per malaria, e due anni dopo il parlamento restaurò la
monarchia incoronando Carlo II. Richard Cromwell, figlio di Oliver,
fu ritenuto un successore non all'altezza del compito che avrebbe dovuto
svolgere.
Con la
Restaurazione di Carlo II i titoli nobiliari attribuiti da
Cromwell avrebbero dovuto perdere validità ma alcuni di questi furono
riconosciuti dal nuovo re e si estinsero solo perché non ereditari. Pensate che
alcuni titoli di barone sono tutt'oggi validi. Il titolo di barone è
piuttosto inusuale ed è ereditario. I titoli di barone conferiti da Cromwell e
riconosciuti dal re Carlo II si sono pertanto tramandati (salvo estinzione della
progenia maschile) e due di questi sono giunti fino ai nostri giorni: i
discendenti di Thomas Beaumont e Griffith Williams, baronetti
riconosciuti nel 1661, sono il dodicesimo e il quattordicesimo barone in linea
diretta creati da Cromwell.
Nel
1661, nell'anniversario dell'esecuzione di Carlo I, la salma di Cromwell
venne riesumata dall'Abbazia di Westminster e sottoposta a una “esecuzione
postuma? consistente nell’impiccagione e squartamento della salma. La testa
fu esposta davanti all’Abbazia, su un palo, fino al 1685.
I
resti di Cromwell non è certo dove siano seppelliti: forse a Londra vicino
a Tyburn (l’attuale zona di
Marble Arch). La testa, divenuta un macabro
pezzo da collezione, è stata sepolta nel 1960 nel cimitero del Sidney Sussex
College.
Considerato un grande parlamentare da alcuni, discreditato durante la
Restaurazione monarchica, odiato in Irlanda, resta una figura di spicco di un
difficile periodo storico. La statua di Cromwell troneggia di fronte al
Palazzo di Westminster e molti sono i luoghi legati a questo personaggio e
alla guerra civile inglese in generale (castello di Goodrich Castle -
Herefordshire; Castello di Ashby de la Zouch - Leicestershire; Boscobel House -
Shropshire; castello di Kenilworth - Warwickshire; castello di Sherborne e
castello di Portland - Dorset; castello di Pendennis in Cornovaglia; castello di
Carisbrooke - Isola di Wight; castello di Deal e castello di Dover – Kent e
altri, dove in estate ci sono spesso eventi speciali che ricordano Cromwell.
Una
curiosità, Oliver Cromwell era discendente dello stesso Owen Tudor che
cominciò la dinastia Tudor che
avrebbe dato cinque monarchi all'Inghilterra, tra i queli Enrico VII,
Enrico VIII e Elisabetta I.
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