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Jamie Oliver
Jamie Oliver è un fenomeno della cucina
internazionale, uno dei personaggi televisivi inglesi più famosi e amati
in Gran Bretagna e nel mondo.
Nessuno prima di lui ?stato in grado di trasformare lo stile di vita
alimentare degli inglesi. Sin da quando, bambino, amava circolare nel
pub-ristorante di suo padre, ?stato capace di mostrare non solo un precoce
talento culinario, ma anche una passione per la creazione di piatti locali,
freschi e genuini.
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Negli ultimi dieci
anni, il suo viso simpatico ed i capelli un po'
arruffati hanno raccolto migliaia di fan in
tutto il regno (e non solo), e cio?sin da
quando alla fine degli anni novanta la
BBC
gli propose i comandi della trasmissione "The
Naked Chef". Da allora insieme al mito di
Jamie Oliver ?nato anche un concentrato di show
televisivi, interviste, libri e riviste, capace
di proporre una formula di cibi semplici e senza
pretese, alla portata di tutti.
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Jamie
Oliver nasce il 27 maggio del 1975 a Clavering, un piccolo paese del
nord-ovest dell'Essex, a circa 32 km a sud di Cambridge e a poca
distanza dall'Aeroporto
di Stansted, e sin da ragazzo sviluppa una passione per tutto ci?
che ha a che fare con la cucina. In tema di gastronomia, si sa, l'Italia
Non è ai stata seconda a nessuno e anche qui ci ha messo lo zampino.
Il primo lavoro di Jamie Oliver, subito dopo aver terminato
gli studi al Westminster Catering College, ?stato infatti quello di
servire il famoso ristorante italiano di
Antonio Carluccio
a Covent Garden
(precisamente in Neal's Yard). Fu qui infatti che ebbe inizio la sua
carriera (all'epoca come pasticcere), in un ambiente tutto italiano, per poi
proseguire al The River Cafè, in Fulham, come sous chef, poco
prima d'essere notato dalla BBC nel 1999. La sua popolarit?con la
trasmissione 'The Naked chef' fu tale che
Tony Blair, allora
Primo Ministro, lo invit?a preparare un pranzo ufficiale a Dowing Street
(e l'ospite era nientemeno la controparte italiana). Quale orgoglio per un
giovane ragazzo di appena 24 anni.
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L'impatto
della cucina di Jamie Oliver sul pubblico inglese, così come la sua
personalit?giovale e semplice, ?stato enorme (e non solo in Inghilterra).
Amato da molti e criticato da alcuni, non Jamie Oliver rimane una boccata d'aria
fresca nel panorama gastronomico anglosassone. Nessuno prima di lui
(neanche lo stesso Antonio Carluccio, che pur è uno degli chef più famosi, ed è un italiano) ha saputo cambiare lo stile di vita e l'approccio all'alimentazione
degli inglesi, mettendo a disposizione cibo di qualit?per un pubblico di massa.
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Oltre alle sue serie televisive e
l'affare pubblicitario di ? 1.2milioni di sterline per diventare il volto
annuale dei supermercati Sainsbury's, nel 2005 Jamie Oliver ha venduto
circa 2,5 milioni di libri di cucina. La sua busta paga per il 2004, pensate, ?
arrivata a circa 5 milioni di sterline. Al tutto si affianca un ristorante
di sua titolarit? gestito da ragazzi svantaggiati, di cui lo stesso Oliver è stato tutore ed insegnante. Ci?detto, lo stile di vita, suo e della sua
famiglia (moglie e quattro piccole bambine) rimane ancora oggi, dopo tanto
successo, uguale a se stesso: semplice e allo stesso tempo sempre molto trendy.
Il messaggio è univoco, avvicinarsi il più possibile alle giovani famiglie
inglesi.
L'intento personale del
cuoco-ragazzo (come viene affettuosamente chiamato in Inghilterra) ?sempre
stato quello di voler mettere il suo status a buon uso. Come parte di uno show
televisivo, chiamato Jamie's Kitchen, si ?infatti impegnato nell'aiutare
giovani svantaggiati a lavorare nel campo della ristorazione. Il programma è stato un successo ed oltre al ristorante londinese (chiamato Quindici),
ne sono stati aperti diversi altri in tutto il mondo, da
Amsterdam
a Melbourne. Nel 2005 l'impegno sociale continua ad essere alto
attraverso l'inaugurazione della serie TV Jamie's School Dinners,
dedicata ad un movimento promotore di un'alimentazione più sana nelle mense
scolastiche (il Feed Me Better). Come risultato vennero raccolte
centinaia di migliaia di firme e grazie ai suoi sforzi il governo mise in atto
un piano di spesa per migliorare lo standard dei pasti scolastici, fornire una
adeguata formazione ai cuochi delle mense e di attrezzature necessarie le
scuole.
Dopo aver ribaltato il settore
delle mense scolastiche, Jamie Oliver ha rivolto le sue attenzioni al settore
avicolo e per la precisione alla condizione dei polli allevati in
batteria. Durante la serie Jamie's Fowl Dinners e aver iniziato una
campagna di pubblica denuncia, diversi supermercati hanno segnalato un massiccio
incremento delle vendite di polli biologici e ruspanti. Le sue trasmissione sono
state, tutte, sempre molto seguite dal pubblico inglese, e ultimamente anche
americano: ?Jamie's Great Italian Escape? (girata completamente in
Italia), ?Return to School Dinners?, ?Jamie's Chef?, ?Jamie at
Home?, ?Jamie's Ministry of Food? e ultimamente ?Jamie Does....
and Food Revolution? (per la ABC). La sua popolarit?sta diventando sempre
più internazionale.
Molto prima della trasmissione
televisiva della BBC che lanciè la sua carriera, e nella quale si esibiva nella
preparazione di mille ricette 'italian style-new cuisine', Jamie conobbe la sua
attuale moglie, l'allora modella Juliette (Jules) Norton. I due si
incontrarono nel 1993 mentre erano entrambi studenti al liceo, la Newport Free
Grammar school, e si sposarono nel 2002 a pochi metri dalla casa dei suoi
genitori. Dall'unione sono nate quattro figlie, la più grande nel 2002,
l'ultima nel 2010, che portano tutte dei nomi alquanto curiosi (come ?di moda
tra le giovani coppie inglesi): Poppy Honey Rosie, Daisy Boo Pamela, Petal
Blossom Rainbow, Buddy Bear Maurice.
Recentemente, Jamie avuto l'onore
di organizzare per la terza volta un altro pranzo al numero 10 di Downing
Street, questa volta per i leader mondiali riuniti in anticipo ai
colloqui del G20. Lui e un gruppo di laureati e un apprendista del suo
ristorante Quindici di Londra, hanno servito un tipico men?della cucina
britannica.
Nel 2003 Jamie Oliver venne insignito della
onorificenza MBE (Eccellentissimo
Ordine dell'Impero Britannico) per il suo contributo al settore; nel 2008
?stato insignito del premio RSPCA (Royal
Society for the Prevention of Cruelty to Animals) per il contributo
significativo alla consapevolezza del settore avicolo. Ambi i premi si
accompagnano ad altri numerosi riconoscimenti.
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