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Speaker's corner
La
domenica mattina, mentre da
Marble Arch vi recate ad
Hyde Park, uno dei
più noti parchi reali di Londra, non stupitevi di sentire qualcuno che alle
vostre spalle, solitario, parlare freneticamente a un piccolo pubblico.
Ma che avrà da dire? Vi chiederete. Sarete capitati nel famoso
Speakers' Corner di Hyde Park. Un istituzione britannica. L'angolo degli
oratori è un tradizionale luogo
dove una persona può tenere discorsi e dibattiti su un
qualsiasi argomento. Nonostante gli Speakers Corner esistenti al mondo
siano ormai numerosi, l'originale e il più celebre in assoluto rimane quello di Hyde
Park. Nella stessa Londra ne esistono altri, quelli del
parco di
Kennington, del parco
di Clapham Common, di Finsbury Park e di Victoria Park.
La storia
dell'originale risale alla seconda metà dell'Ottocento quando nel 1855 a causa
della protesta contro la legge che proibiva l'apertura domenicale delle attività
commerciali (Sunday Trading Bill), i manifestanti iniziarono ad esternare
le proprie convinzioni in un punto preciso di Hyde Park. Pare che furono 250.000
persone presenti e tra loro anche Karl Marx, il quale pensò che fosse
l'inizio della rivoluzione inglese. Il punto autorizzato
era quello posto all'incrocio tra Park Lane e la Cumberland Gate. L'usanza non era tuttavia del tutto nuova, ma proveniva da quella che i
condannati al patibolo usavano fare per dichiarare la propria innocenza o per un
ultimo appello. Da allora è stato uno dei luoghi più popolari di Londra per le
manifestazioni politiche.
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La
tradizione continua fin da allora e ancora oggi Hyde Park èc onsiderato un
luogo di incontro di tutte le manifestazioni di protesta democratiche,
pacifiste, ecologiche o di carattere sociale. La libertà di parola,
'the right to speak' era già da tempo uno dei principi e diritti
fondamentali della società britannica.
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Tuttavia, è bene non dare credito alle leggende urbane che vogliono una
completa immunità legislativa a ciò che viene detto
nello Speakers' Corner. Insomma, non si
può dire proprio tutto ciò ce si vuole, e la polizia ha il potere d'intervento
nel caso in cui l'orazione sia contraria all'ordine e alla decenza pubblica.
Tra gli oratori di questo piccolo pezzetto di terra, ci furono coloro che
venivano chiamati 'Soapbox orators' e cioè coloro che per farsi meglio ascoltare,
usavano salire su delle casse usate per il trasporto del sapone (soap). Al loro
posto oggi vengono usate delle sedie o degli scalei più pratici.
Nel 1872
veniva promulgata la legge che Parks regulation Act che dava l'autorità ai
responsabili della gestione del parco di autorizzare pubblici dibattiti; da
qui la lunga tradizione di Hyde Park di ospitare le più grandi manifestazioni
democratiche della storia della città
Il
diritto di parola venne qui esercitato anche da grandi uomini di cultura come
Karl Marx e George Orwell il
famoso autore del satirico La fattoria degli animali,
o anche del giovane Lenin, durante i primi anni del Novecento.
Nell'Ottocento inglese il luogo era anche conosciuto come 'Angolo dei
socialisti' perché luogo di tale espressione politica; vi tennero dibattito
pubblico Lord Donald Soper, sacerdote metodista ma anche socialista e
pacifista, noto per le sue campagne contro il nucleare. Oggi la sua tradizione è
spesso seguita dai membri del SPGB, un piccolo partito socialista inglese
il cui nome per esteso è Socialist Party of Great Britain.
Tra gli
oratori meno noti vogliamo qui citare Frank Germek, scomparso nel 2006
all'età di 77 anni. Costui era un semplice uomo di idee socialiste, non legato
ad alcuna organizzazione politica in modo attivo e conosciuto per le sue
notevoli capacità oratorie. Durante le sue orazioni, tra gli altri, amava spesso
raccontare un episodio a cui aveva assistito in Italia
negli anni sessanta: un'accesa
dimostrazione tra fascisti e comunisti spontaneamente creatasi per strada, venne
interrotta dal passaggio di alcune belle ragazze che subito catturarono
l'attenzione dei presenti. Ambedue le fazioni politiche incominciarono a
cambiare il contenuto delle proprie parole che si trasformarono in fischi di
consenso verso le ragazze. A questo proposito Germek usava commentare l'episodio
con la frase ?...pazzo mondo, l'umanità è senza speranza? (It's a mad world,
mankind is hopeless).
Non
perdetevi un assaggio di una pura tradizione londinese come quella dello
Speakers' Corner, magari anche voi potreste avere qualcosa da dire al mondo che
passa. Isn't it?
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