GIANFRANCO ZOLA
LONDRA PER SEMPRE
UNA città GRANDISSIMA CHE OFFRE MOLTO ed è un po' grigia", dice il calciatore del
Chelsea,
è per non fredda. E soprattutto è una città da
vivere, con grandi spazi. Ma attenti alle strade: le
auto arrivano da destra.
Vedi Londra e poi... rischi di restare e di
pensare seriamente al trasferimento, anche se vieni
dall'Italia, anche se ci sono almeno due città
(Nuoro e Napoli) che sarebbero pronte ad accoglierti
a braccia aperte e a trattarti come un eroe. Lo
confesso, io e la mia famiglia siamo un po'
combattuti quando pensiamo al nostro futuro, dice
Gianfranco Zola, un campione che l'Italia si è
lasciata scappare con troppa leggerezza.
Ci piace
l'Italia, abbiamo nostalgia della Sardegna, ma a
Londra stiamo davvero bene e i nostri figli si sono
inseriti splendidamente nelle scuole. Quando io e
mia moglie affrontiamo l'argomento, dopo due minuti
lo lasciamo cadere perché non riusciamo, o forse non
vogliamo, prendere una decisione. Almeno per il
momento?.
Zola è nato a Oliena, in provincia di Nuoro, nel
1966. Dopo essere cresciuto nella Nuorese e nella
Torres, è approdato al Napoli (con il quale ha vinto
uno scudetto) e poi al Parma (Supercoppa europea e
Coppa Uefa). Il trasferimento al Chelsea, una delle
squadre di Londra, risale alla stagione 96-97. I
tifosi inglesi si sono innamorati di lui, di quei
168 centimetri che in qualsiasi momento possono
regalare una prodezza, una di quelle invenzioni che,
come si dice, valgono il biglietto.
Nel '97 è stato eletto miglior giocatore del
campionato inglese e, a testimonianza di una stima
che va al di L'delle doti sportive, l'anno scorso
un'istituzione del prestigio della
British Library
gli ha chiesto di fare da testimonial.
Zola, come è stato il tuo impatto con una metropoli
come Londra?
Londra è una città grandissima, che offre molto
sotto ogni punto di vista, ma che al tempo stesso d'
la sensazione di essere una città a misura d'uomo e
vivibile. Non ho mai avvertito quel senso di
oppressione che si sente in tante altre metropoli
del mondo: anche in pieno centro non ci sono palazzi
enormi, ma edifici bassi e spazi aperti. A Londra
vivono nove milioni di abitanti, eppure non si può
dire che sia una città caotica. Certo, molto dipende
anche dal lavoro che fai, e dalle soddisfazioni che
ti può dare, però il grande vantaggio di Londra è
che non è stressante.
Nemmeno per un calciatore?
Esatto. Questa è stata una piacevole sorpresa: è una città che ti lascia libero, che ti permette di
tenere separata la vita professionale da quella
privata, anche se sei un giocatore di calcio o un
personaggio pubblico?
In quale zona della città vivi?
Per tre anni ho vissuto a Chelsea, nel quartiere
che dè il nome alla squadra di calcio. Da qualche
tempo mi sono trasferito in un'altra zona, a
Wimbledon, ideale per una coppia che abbia dei
bambini, perché offre grandi spazi verdi ma ti
consente di raggiungere il centro della città in 20
minuti.
Esistono molti luoghi comuni e stereotipi sugli
inglesi. Si dice ad esempio che amano fare la
coda...
E' vero. In effetti, è un popolo molto inquadrato,
che con pazienza aspetta il proprio turno sia negli
uffici sia in auto. Ciò accade perché hanno una
grande fiducia nell'organizzazione e nel
funzionamento dei servizi pubblici.
Si dice anche che si mangia male...
Dipende. Gli inglesi non hanno una vera tradizione
gastronomica, i loro piatti tipici sono davvero
pochi, ma questo li ha resi molto aperti nei
confronti delle altre culture. Il risultato ?
duplice: che si trovano buoni ristoranti etnici e
che il livello medio della cucina, nei ristoranti,
si ?alzato, soprattutto negli ultimi cinque anni.
Detto questo, bisogna precisare che il discorso vale
per Londra, ma se ci si allontana...
Londra è una città grigia in cui piove sempre...
Vero o falso?
Beh, in effetti il
clima Non è ei migliori.
E' sempre coperto, il grigio è il colore dominante.
Però non fa così freddo come si potrebbe pensare:
non credo che Londra sia più fredda di Milano.
Due o tre mete imperdibili per un italiano...
Quelle che ti vengono in mente, allora...
Il luogo a cui sei più affezionato?
London
Bridge. Non mi stanco mai di visitarlo, di
osservarlo. Mi ha colpito soprattutto in versione
notturna, quando è illuminato: sembra uscito da un
cartone animato, è uno spettacolo di grande fascino.
Lì vicino, poi, c'è un pub antichissimo che ha
mantenuto l'arredo di qualche secolo fa....
Onestamente non lo ricordo... ma Non è difficile da
trovare: basta andare vicino a London Bridge... il
pub si affaccia sul Tamigi.
Quali sono i quartieri più belli?
Per chi cerca un quartiere residenziale, Chelsea
è
il massimo. Chi cerca il verde, preferisce Wimbledon.
Covent Garden invece è la mecca dei giovani: locali,
negozi, ristoranti, vita, movimento, artisti di
strada.
La cosa che il turista italiano deve assolutamente
evitare di fare?
Attraversare le strade senza guardarsi bene
attorno. Ho visto molti italiani rischiare di essere
travolti dalle auto o dai bus perché avevano
controllato la strada a sinistra, e non a destra,
avendo dimenticato che in Inghilterra si guida sulla
corsia sinistra.
Proprio nessuna nostalgia della Sardegna o di
Napoli?
Ci mancano, certo. La Sardegna è casa nostra, ha
uno splendido mare e magnifici paesaggi naturali.
Napoli è una città calda, colorata. La bellezza di
Londra è di un altro genere: è una città da vivere,
bisogna sapere cogliere tutte le opportunità che
offre. è aperta, L'ideale per chi ha spirito di
iniziativa.