Dublino terra di scrittori
L'Irlanda è anche
una nota terra di scrittori: 4 premi Nobel (W.B. Yeats, G.B.
Shaw, Samuel Beckett e Seamus Heaney), decine di altri famosi
autori (Joyce, Jonathan Swift,
Oscar
Wilde,
Bram Stoker...). Dublino ha oggi trovato il suo cantore in Roddy
Doyle (The commitments, Due sulla strada, Paddy Clarke ah ah
ah!), ma per capire l'Irlanda leggete anche Joseph O'Connor
(Il rappresentante, La fine della strada, Il maschio irlandese
in patria e all'estero), Seamus Deane (Le parole della notte)
e Nan Joyce (Una vita sulla strada: un libro autobiografico
che racconta la vita dei "travellers", gli zingari irlandesi).
Altra lettura consigliata, Eureka street di Robert McLiam Wilson,
la storia di 2 amici nella Belfast in cerca di pace. Oggi il
tempo delle barricate e dei blindati sembra finito, ma nessuno
si illude che il "Good Friday Agreement", l'accordo del '98
che garantisce una piccola autonomia amministrativa all'Ulster,
sia la soluzione del problema. Per rendersene conto, basta passare
un po' di tempo a Derry, nel quartiere di Bogside, teatro del
Bloody Sunday: sono trascorsi 30 anni, ma i segni della guerra
civile sono ancora evidenti. La voglia di andare avanti c'?
E se qua e L'rimangono divisioni profonde tra orangisti e cattolici,
i governi dell'Ulster e dell'Eire provano a dare qualche segnale
concreto collaborando in alcuni settori. Ad esempio il turismo:
dall'inizio del 2002 gli uffici di rappresentanza sono stati
unificati e, almeno sotto questo aspetto, l'Irlanda è una sola.
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