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The Shard - Il nuovo grattacielo di Londra
Ora
il panorama di Londra a cui siete abituati Non è più lo stesso. Al contesto
formato dal Palazzo del Parlamento con il
Big Ben, alla ruota panoraramica del
London Eye, alle torri neo gotiche del
Tower Bridge, al "cupolone"
della
Cattedrale di St. Paul si
è aggiunto il nuovo grattacielo disegnato da
Renzo Piano, The Shard. Come
una scheggia di cristallo si staglia tra il suolo urbano e il cielo di
Londra, come vuole il suo nome (The
Shard) e come ha voluto colui che lo ha progettato, l'italiano
Renzo Piano. |
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Lo Shard di London Bridge il 5 luglio 2012 è
ufficialmente diventato il grattacielo più alto della capitale britannica e il
più alto d'Europa: quasi 310 metri per 87 piani, di cui 72 abitabili.
A guardarlo dal basso, con gli occhi puntati
verso il cielo, non se ne vede la fine. Inutile chiedersi se la scheggia
abbia trafitto o meno il cielo di Londra, ma è questa la sensazione quando dalla
finestra di una qualsiasi abitazione londinese si intravedono le nuvole che a
volte adornare l'ultimo gioiello dell'urbanistica mondiale.
Il grattacielo più alto d'Europa è anche il
45esimo più alto del mondo ed è il prodotto della fantasia e della
professionalità dell'architetto nostrano, che porta alto il nome dell'Italia nel
mondo ed noto per diversi successi come il Centro Pompidou di
Parigi, il Parco della Musica di
Roma o il Museo delle Scienze MEMO di
Amsterdam.
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Il progetto del nuovo grattacielo londinese nasce circa 12
anni fa, dall'incontro di Irvine Sellar, un costruttore locale già
occupato nella riqualificazione dell'area di Southwark,
e l'architetto genovese. L'accordo per la costruzione venne preso durante un
pranzo a
Berlino, e si dice che l'inspirazione di forma e colori siano
arrivate da un altro grande artista italiano, il
Canaletto , che a Londra ha prodotto alcuni dei suoi quadri più
famosi (si veda a proposito il dipinto "Veduta del Tamigi e della City da un
arco di Westminster Bridge", 1747).
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A guardare il
London Bridge e il suo waterfront dall'alto fa un certo
effetto. Non è il panorama che si ?soliti ammirare dalla ruota panoramica, il
London Eye (che forse possiamo riproporre da un altro quadro del
Canaletto, il Westminster Bridge, del 1746, oggi conservato al Yale
Center for British Art, Stati Uniti). Nello Shard è tutto all'ennesima potenza e
quello a cui si è ispirato Renzo Piano, quello del 1747, è forse uno dei quadri
più belli del 'periodo inglese' dell'artista veneziano: rivediamo la
Cattedrale di St Paul, che continua a distinguersi con il suo bianco
splendore, l'antica lingua d'acqua del
Tamigi, e oggi anche il groviglio intenso di binari, arterie
indispensabili di tessuto metropolitano. Poco oltre, si vede la
City con i suoi giànoti grattacieli (pochi per la verità, The
Gherkin tra tutti, il cetriolo, ufficialmente noto come 30 St Mary
Axe. Uno sguardo a sud e si intravede il nuovo grattacielo di Elephant &
Castle (Strata SE1), uno dei primi al mondo a comprendere delle
turbine eoliche all'interno della struttura (e quindi capaci di produrre energia
elettrica per le aree comuni dello stesso edificio).
Tower Bridge e
Torre di Londra completano la splendida vista.
All'interno dello Shard troveranno posto un
hotel di lusso (capacità 200 posti letto), tre piani tra ristoranti e
caffetterie, appartamenti privati (di certo non economici visto che il costo
parte da circa ?50 milioni di sterline), negozi, centri benessere e diversi
punti panoramici (sarete tra coloro che raggiungeranno il 72? piano?). I
finanziamenti per la costruzione del grattacielo provengono da Consorzio
finanziario del Qatar (nell'80% del finanziamento totale), e pertanto
regolato dalla finanza islamica (Sharia) le cui regole principali si
basano sul divieto di ottenere interessi sui prestiti (il cosiddetto divieto del
ribā) e sull'effettuare investimenti socialmente responsabili.
Difficilmente troveranno ospitalità investitori legati a business come per
esempio il gioco d'azzardo. L'intera area ha iniziato il suo lancio verso il
futuro, la parola d'ordine a Londra ?sempre stata quella
'rigenerazione',
si è partiti dall'antico waterfront, la costruzione di
nuovi edifici e la riqualificazione di quelli passati. Incredibile il numero di
posti di lavoro che il progetto ?stato capace di generare, tra l'altro, oltre a
quelli previsti una volta che il cosiddetto 'London Bridge Quarter' verrà
completato.
L'istinto visionario di Renzo Piano
è andato
oltre gli apprezzamenti e le critiche (famosa è quella del principe Carlo
d'Inghilterra, che ha descritto l'edificio come una 'enorme saliera'). La
professionalità italiana è andata oltre, arrivando in una città che per
definizione è la città più multiculturale e internazionale d'Europa.
Londra accogliente, Londra immersa nel suo mix tra passato e futuro,
indistinguibile nella realtà del suo presente .
A vederlo dal basso o dall'aereo, e vederne il
panorama da uno dei suoi innumerevoli piani, non si può che rimanere ammirati da
questo elegante edificio. E' una Londra che avanza nel futuro quella del The
Shard, la stessa che pone in prima fila tradizione e modernità conformismo
e stravaganza. Il tutto davanti allo stesso specchio, che si riflette dalle
pareti di questo incredibile grattacielo.
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