ANNO 2007
Andamento
economico e congiuntura in Gran Bretagna
(finito di scrivere
a fine marzo 2007) fonte Istituto nazionale per il commercio
estero
L'economia britannica ha registrato un accelerazione della
fase espansiva. Le grandi riforme strutturali avviate dai
governi conservatori e la cauta politica macroeconomica dei tre
esecutivi laburisti hanno creato le condizioni per una crescita
economica che dura da 15 anni.
Nel 2006, secondo i dati dell'Istituto centrale di statistica
ONS, il prodotto interno lordo ?cresciuto del 2,7%.
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Per quanto riguarda la politica monetaria e l'inflazione,
il Regno Unito ha attraversato in questi anni un periodo
d'espansione economica non inflazionistica. L'espansione
creditizia e monetaria ha favorito un boom del mercato
immobiliare ed ha sostenuto i consumi privati delle famiglie. La
riduzione delle quote mensili dei mutui ha spinto i cittadini
del Regno Unito ad indebitarsi per acquistare casa o per
sostenere la domanda interna.
Nel secondo semestre del 2006 la Banca d'Inghilterra ha avviato
una politica monetaria meno accomodante per ridurre la pressione
inflazionistica. Dal mese d'agosto il Comitato per la Politica
Monetaria della Bank of England ha ritoccato per tre volte,
verso l'alto, il tasso ufficiale di sconto.
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Gli aumenti generalizzati delle materie prime, registrati negli
ultimi tre anni, hanno raggiunto le famiglie britanniche
attraverso i settori a maggiore intensit?nbsp; di utilizzo
energetico. I dati di dicembre 2006 hanno evidenziano una
crescita dei prezzi al consumo del 3% (secondo il nuovo indice
armonizzato) e del 4,4% secondo l'indice RPI (retail price index).
Il Comitato per la Politica Monetaria della Banca d'Inghilterra
ha risposto agli ultimi sull'inflazione, nella riunione del
10/11 gennaio 2007, portando il costo del denaro al 5,25%. Nelle
recenti valutazioni del Comitato per la Politica Monetaria
emergono i timori per un rialzo dei prezzi nel breve periodo.
Per il 2007 i mercati si aspettano uno-due ulteriori ritocchi
verso l'alto del costo del denaro. La Banca d'Inghilterra ha il
difficile compito di ridurre il ricorso all'indebitamento delle
famiglie britanniche, l'eccessiva crescita dei prezzi delle
abitazioni e rallentare le recenti pressioni inflazionistiche.
Allo stesso tempo, l'utilizzo della leva monetaria non deve
scoraggiare gli investimenti ed i deboli segnali di ripresa del
settore manifatturiero, da diverso tempo in crisi.
Il mercato del lavoro
La crescita economica degli ultimi 15 anni ha determinato una
progressiva riduzione della disoccupazione in Gran
Bretagna. Nella seconda met?del 2006 e nel primo mese del 2007
il tasso d'occupazione si ?
mantenuto stabile.
Nel mese di gennaio 2007, il numero di coloro che lavorano ha
raggiunto la soglia di 29,02 milioni, + 18.000 sul periodo
precedente di rilevazione.
L'elevato tasso d'impiego dei cittadini in et?da lavoro
?riconducibile alla positiva performance dei servizi. Il
settore manifatturiero ha continuato a perdere posti di lavoro.
Nella Capitale ed in tutto il Sud Est dell'Inghilterra la
mancanza di manodopera qualificata crea problemi di
competitivit?sistemica nei settori scuola, trasporti pubblici,
costruzioni, sanit? Lo squilibrio tra domanda ed offerta di
manodopera qualificata ha contribuito alla vivace dinamica
salariale, con un aumento annuo delle retribuzioni pari del
3,8%, mitigata in parte dal peso crescente degli immigrati.
Il conti nel settore pubblico
Nel mese di febbraio 2007, il rapporto debito pubblico e
prodotto interno lordo ha raggiunto la soglia del 36,2%,
contro il 35,4% del febbraio 2006.
Gordon Brown, ministro dell'economia nei tre esecutivi
laburisti, ha annunciato a fine marzo 2007 la sua undicesima
legge finanziaria. Il Cancelliere dello Scacchiere, probabile
successore di Tony Blair alla guida del governo britannico, ha
sorpreso i mercati e i commentatori politici tagliando le
imposte sulle persone fisiche (da 22 al 20%) e sulle imprese
(dal 30 al 28%). La manovra finanziaria 2007-2008 ?
abbastanza complessa e ricca di misure che tendono ad una
semplificazione del sistema fiscale, appesantito negli ultimi
anni da innumerevoli misure di fiscalit?selettiva e di
incentivi difficili da gestire da parte delle amministrazioni
pubbliche.
La manovra segna il ritorno alle rigorose politiche di controllo
della spesa pubblica del primo governo laburista.
Gli ultimi rapporti semestrali dell'Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) hanno esortato
l'esecutivo britannico alla prudenza, sottolineando
l'opportunità di procedere, in una fase di ripresa, ad un
"aggiustamento morbido" tramite un aumento delle tasse oppure
una riduzione della spesa corrente. Sia per l'OCSE che per il
Fondo Monetario Internazionale (FMI) gli aumenti della spesa
pubblica, registrati negli ultimi anni, non si sono tradotti
automaticamente in miglioramenti qualitativi dei servizi
erogati. La nuova sfida del terzo governo Blair ?
quella di migliorare la produttivit?della pubblica
amministrazione, per accrescere la capacità competitiva
internazionale delle imprese britanniche e per ridurre il
disavanzo delle amministrazioni statali.
L'Esecutivo, con la legge finanziaria 2007/2008, ha confermato
l'intenzione di aumentare i flussi di spesa pubblica nei settori
della sanit? istruzione, difesa ed infrastrutture. Il totale
della spesa pubblica dovrebbe passare da ? 552 miliardi a 674
miliardi di sterline.
Secondo gli analisti le previsioni del governo sono ottimistiche
e nei prossimi anni, per mantenere l'equilibrio di bilancio,
sar?ecessario aumentare le imposte o ricorrere ad un maggiore indebitamento
delle amministrazioni dello stato.
Commercio estero
La bilancia commerciale britannica ?caratterizzata da un
deficit strutturale. Il forte apprezzamento della
sterlina nei confronti della valuta statunitense e la graduale
riduzione della produzione energetica nel mar del Nord riducono
le due voci positive della bilancia commerciale britannica.
Gli Stati Uniti rappresentano il maggiore mercato di sbocco per
il made in UK, seguiti dalla Germania, Francia, Irlanda ed
Olanda. Il Regno Unito è un importatore netto di materie prime,
prodotti alimentari, scarpe, abbigliamento, apparecchiature
elettriche, veicoli a motore ed ?esportatore netto di petrolio,
prodotti chimici e farmaceutici, tabacco, bevande e
apparecchiature meccaniche.
Gli investimenti diretti esteri
La Gran Bretagna ?leader in Europa nell'attrazione di
investimenti diretti esteri (IDE). I motivi sono da
ricercare in un insieme di fattori, tra cui quelli di maggiore
rilevanza sono: il clima di apertura agli investimenti
internazionali anche in settori definiti sensibili in altri
paesi europei, basso tasso d'inflazione e moderata pressione
fiscale, una forza lavoro flessibile, un sistema legale ed
amministrativo rapido ed affidabile, una situazione politica ed
economica stabile.
Nel 2006 il Regno Unito ha perso la leadership mondiale
nell'attrazione degli investimenti diretti esteri, a beneficio
degli Stati Uniti, mantenendo la posizione di leader a livello
continentale. Secondo l'organizzazione per lo sviluppo economico
(OCSE/OECD), la Gran Bretagna ha beneficiato della congiuntura
internazionale favorevole e, soprattutto, della
ripresa/accelerazione delle grandi operazioni di M&A (fusioni
ed acquisizioni).
Alla base dell'eccezionale performance britannica, oltre alla
crescita economica ed al sensibile aumento dei profitti delle
grandi aziende britanniche, ci sono alcune mega operazioni di
M&A. Negli ultimi anni si segnala il forte attivismo di
operatori economici spagnoli che hanno investito nel Regno
Unito non meno di 75 miliardi di dollari. Tra le numerose
operazioni portate a termine dai gruppi iberici si segnalano
l'acquisto di BAA, il piu' grande operatore aeroportuale
mondiale, da parte di Ferrovial per 11 miliardi di sterline e la
maxi acquisizione di Scottish Power da parte di Iberdrola per 22
miliardi di dollari. Nel 2005 il gruppo Telefonica ha acquisito
il controllo dell'operatore britannico O2 per $ 31,7 miliardi,
mentre nel 2004 il Banco di Santander aveve acquistato Abbey per
8,6 miliardi di sterline.
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Situazione economica in Gran Bretagna nel 2004
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