ANNO 2013
Secondo
i dati stimati del FMI (Fondo Monetario Internazionale),
L'economia della Gran Bretagna si prepara ad un rialzo di livello
del 0,9%, in crescendo rispetto a quanto ci si poteva aspettare lo
scorso anno, dove le aspettative davano una ricrescita ferma allo
0,6% . Il Paese continua ad essere nazione trainante del mercato
economico mondiale, e grazie anche ad una città come Londra che
continua a macinare un trend positivo di apertura globale in più di
un settore. E questo, nonostante una persistente crisi economica che
continua a preoccupare L'Unione europea. Nonostante il probabile
inasprimento in termini di flussi migratori, la nazione ?più pronta
che mai ad accogliere nuovi entusiasmi nazionali e globali.
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Le speranze degli inglesi
arrivano con la bella stagione, soleggiata come
non mai (con punte di ben oltre i 30 ?C) e anche
grazie ad eventi di richiamo internazionale come
il torneo di
tennis a
Wimbledon,
che ha proclamato il britannico e scozzese
Andy Murray, e la nascita del primo figlio,
ed erede al trono, della
coppia reale William e
Kate. Il
loro matrimonio giàaveva segnato di un nuovo
periodo positivo per la nazione, e mai come in
altri posti al mondo si ?potuto vedere un
legame così interessante con l'economia del
paese (il matrimonio, in rispetto delle
previsioni, ha dato una spinta significativa
all'economia britannica, generando entrate, tra
vendita al dettaglio, turismo e simili, che
variano da 1 a 2 miliardi di sterline). |
Che sia un inizio di una nuova Golden Age inglese?
Forse è ancora presto per dirlo, ma i presupposti sembrano esserci. Il
primo ministro britannico
David Cameron e il
suo cancelliere George Osborne, hanno inoltre indicato che le tasse non
aumenteranno più dopo le elezioni del 2015. Certo questo non significa che
L'Inghilterra sia fuori dal pericolo di recessione, ma ottimismo e chiari segni
di ripresa possono far molto nelle speranze future di un paese, che ancora crede
in se stesso e in quel 'personale' impegno (per dirla all'inglese, commitment)
che il Paese fa verso la propria societàcivile e popolazione tutta. D'altronde
il FMI ha confermato che L'economia del Regno Unito si sta ?realmente
muovendo dalla zona di salvataggio e quella della ripresa?.
Le
Olimpiadi di Londra del 2012
sono ormai passate ma si sono portate dietro uno strascico del tutto imprevisto:
se le previsioni sono andate male per il periodo a se considerato (luglio 2012)
è anche vero che ad oggi, ad un anno di distanza, i turisti sono di gran lunga
aumentati. C'?da dire poi che gli inglesi non hanno mai smesso di investire e
che anche L'ingente piano urbanistico di ricostruzione, che ha portato
alla riqualificazione di
zone di Londra come Stratford e in
generale tutto lo
East London, sta
ora portando i suoi frutti. Nuovi investimenti edilizi e commerciali hanno preso
il sopravvento e hanno portato l'arrivo di una domanda di affitti tra locali
commerciali e abitativi mai vista prima. ?questa la Londra che tutti
conosciamo, e che in passato ha permesso il fiorire di altre aree di Londra, ben
note a livello internazionale e rinomate per essere oggi tra le aree più
benestanti della città (da
Notting Hill a
Clapham alla
centralissima
Kennington).
Nel 2012, la forza lavoro del Regno Unito ?stato
estimato avere un Valore Aggiunto nominale lordo per persona di ?21.295 GBP (il
più alto per l'Inghilterra (? 21.937), seguita dalla Scozia (? 20.013), Irlanda
del Nord (? 16-127) e il Galles (? 15.401). Nel mese di dicembre 2013
l'Inghilterra aveva una stima di 27,8 milioni di posti di lavoro (85,1% del
totale del Regno Unito), a fronte di 2,7 milioni in Scozia (8,1% del totale),
1,4 milioni nel Galles (4,2% del totale) e 0,8 milioni di Irlanda del Nord (2,5%
del totale). Il settore dei servizi contava 83,7% della forza lavoro in
Inghilterra, 81,0% in Scozia, 78,3% in Galles e 77,7% in Irlanda del Nord. La
manifattura rappresenta il 7,7% della forza lavoro in Inghilterra, il7,6% in
Scozia, il 10,4% in Galles e del 10,4% in Irlanda del Nord.
Dati provvisori a partire dal 2013 dimostrano che
l'Inghilterra ha a tempo pieno più alti guadagni medi lordi settimanali per
luogo di lavoro (? 520,50), l'unico paese con un utile superiore alla media del
Regno Unito (? 517,50). Seguono Scozia (? 508,30), Galles (? 472,30) e l'Irlanda
del Nord, che aveva i guadagni più bassi (? 460,00).
Nel 2013 il Regno Unito ?stato il quarto più grande
esportatore al mondo e il quarto più grande importatore, e secondo per volume di
investimenti diretti esteri e altrettanto per stoccaggio di investimenti diretti
esteri.
In ripresa economica quindi, dallo sport e fino agli
aristocratici, i britannici stanno insomma vivendo un periodo d'oro... e persino
con il meteo si sono messi d'accordo!
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Situazione economica in Gran Bretagna nel 2004
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