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Baker Street
Il
Dr. Watson da una particolareggiata descrizione dello studio che
si affacciava su Baker Street e "prendeva luce da due
finestre larghe" ed era piuttosto piccolo, tanto che
Sherlock Holmes, una volta, saltò giù dal letto e con un solo balzo andò
a chiudere le tende dello studio. La visita della casa, oggi
museo, è interessante soprattutto perché i veri appassionati
di Sherlock Holmes potranno ritrovare molti particolari che si
trovano descritti ed illustrati nelle famose avventure dell' investigatore. |
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Watson
dormiva, invece, al secondo piano, affianco alla stanza della
Signora Hudson, governante della casa, e dava su un cortile non recintato sul retro
dell'edificio. I visitatori possono curiosare nella stanza del
Dr. Watson sfogliando riviste d'epoca, fotografie, pubblicazioni
ecc. Il
palazzo risale al 1825 ed è inclusa nell'elenco degli edifici
di speciale interesse storico ed architettonico del governo del regno. Dal
1860 al 1934 è stata veramente una pensione con regolare
licenza e pertanto rappresenta una tipica pensione di quel
periodo. Il
museo è stato aperto solo il 27 Marzo del 1990. Da più di cent'anni il pubblico scrive ai suoi beniamini, ed ora
finalmente può vedere come e dove i due vivevano nell'800.
Molte di queste lettere possono essere lette nello studio, dove
è posto anche un
registro dei visitatori che è possibile
firmare. Si può fotografare dove si vuole, indossare il mitico
cappellino di Holmes, e la sua pipa, magari comodamente seduti
davanti al caminetto del suo studiolo. Non stupitevi se
all'uscita sentirete il desiderio di chiamare anziché il
taxi
una bella carrozza a cavalli!
Londra è una città con la musica
nelle fondamenta. Ha ispirato un migliaio di canzoni e non si può fare a meno di
'ascoltare' le melodie che entrano nella testa mentre si rientra a casa, la
sera.
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Winding your way down
on Baker Street
Light in your head and dead on your feet
Well another crazy day, you'll drink the night away
and forget about everything
(Andando
avanti barcollando lungo la Baker Street
luce nella testa e morte nei piedi
si, un altro pazzo giorno, trascorrerai tutta la notte bevendo
e dimenticherai tutto)
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...but
you know he'll always keep movin'
You know he's never gonna stop movin
Cus he's rollin'
He's the rollin' stone
and when you wake up it's a new mornin'
The sun is shinin' it's a new morning
You're goin'
You're goin' home
(...ma
tu sai che sarà sempre in movimento
Sai che non smetterà mai di muoversi
Perché è lui la pietra, la pietra che rotola
E quando ti svegli è un nuovo giorno
il sole splende, è un nuovo giorno
ma stai andando, stai andando a casa)
Così
cantava nel 1978 Gerry Rafferty di Baker Street, accompagnato
dalla melodia del sassofono di Raphael Ravenscroft. Il cantante scozzese,
morto di recente, raccontava di un periodo difficile della sua vita, fatto
di cause legali e rotture contrattuali con la sua band d'origine, gli
Stealers Wheel. Durante la spola tra Londra e
Glasgow venne ospitato da un amico in un appartamento di Baker
Street...due chiacchiere, una chitarra ed il resto è scritto. Una storia, quella
di Rafferty che ci sembra di veder passare sotto gli occhi, se solo ci si ferma
a scrutare la Londra ordinaria.
Baker Street è una delle prime vie che si incontrano
arrivando al centro di Londra da uno degli aeroporti nord della città, situata
nel quartiere di Marylebone e in prossimità del
West End. Dalla
Marylebone Road, fronte il grande verde
Regent Park, verso
sud, la via raggiunge la frequentatissima
Oxford Street.
In poco più di un chilometro passano davanti a noi lussuose proprietà
residenziali e commerciali, musei, un Planetario
e negozi di musica. Si
riconoscono i giovani studenti della Università di Westminster,
e man mano che si avanza verso la Oxford Street, la marea di amanti dello
shopping, che dalla Portman
Square si vedono entrare nei Grandi Magazzini di
Selfridges.
Sarà
una coincidenza ma Baker Street sembra avere una passione per la
Scozia. Un altro
celebre scozzese, molto prima Rafferty, vi aveva messo piede, o meglio la
'mano': Arthur Conan Doyle.
Nel 1887 lo scrittore decise di fare del 221b di Baker Street, un
edificio in stile georgiano, la residenza londinese del suo Sherlock Homes
(nonostante a quei tempi i numeri civici arrivassero fino a 100 e l'edificio
non esisteva affatto). Qualche decennio più tardi, con lo sviluppo urbanistico
di Londra, questo stesso numero trovò dimora in un palazzo in stile Art Deco
chiamato Abbey House, di proprietà della banca Abbey National, la
quale ben presto incominciò a ricevere lettere da tutto il mondo indirizzato al
famoso detective.
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Negli anni '90 tuttavia il numero civico 221b venne assegnato
al Museo di Sherlock Holmes (in verità situato al numero 234) attraverso
una ri-numerazione urbana. Tra i numeri 237 e 241, verso l'estremità nord della
via, è infatti situato il museo,
una casa che espone un tipico arredamento d'epoca, statue di cera, cimeli e il
famoso studio che si affaccia proprio sulla Baker Street.
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Nel settembre del 1999, la stessa banca ha sponsorizzato la
realizzazione di una statua in bronzo di Sherlock Holmes, che ora
sorge all'ingresso della stazione della metropolitana di Baker Street
(dichiarata oltretutto la più antica stazione metro al mondo). Forse pochi sanno
che anche il famoso
museo Madame Tussauds venne inaugurato nel 1835
nella Baker Street, per poi essere trasferito in seguito nell'attuale Marylebone
Road.
Non
c'è dubbio che il nome di Baker Street oggi sia legato indissolubilmente
dell'astuto investigatore, ma costui non è il solo personaggio di fantasia ad
abitare la famosa strada. Troviamo in particolare anche il simpatico Basil of
Baker Street, il noto topolino-investigatore nato da una serie di libri per
bambini creati da Eve Titus e illustrati da Paul Galdone e che
raccontano le avventure di Basil e del suo biografo personale dottor David Q
(la Disney utilizzerà successivamente il personaggio, conosciuto in Italia
con il nome di Basil l'investigatopo). Chissà, se i due investigatori si
fossero conosciuti magari avrebbero potuto risolvere qualche caso difficile in
più.
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Lasciatevi cullare dalle sonore
melodie di Baker Street, o se preferite dai ritmi del London Beatles Store,
al 231 di Baker Street. Il primo e unico negozio dedicato ai Beatles a
Londra. All'interno è presente una vasta gamma di originali cimeli anni '60, tra
cui t-shirt, poster, dischi, oggetti da collezione nuovi e vecchi, autografi e
tanto ancora. Al numero 94 della Baker Street (vicino all'incrocio con
Paddington Street), vi è inoltre una targa sul muro che riporta il nome di
John Lennon. |
Questo è il luogo in cui nel 1968 venne aperta la Boutique
Apple (appartenente alla società multimediale fondata dallo stesso gruppo
musicale), dipinta in vivaci colori psichedelici. Il negozio non ha avuto
successo e venne chiuso poco dopo, la targa ne ricorda l'ubicazione. Inutile dirlo, Baker Street è uno
di quei luoghi di Londra la cui visita è da non perdere, basta seguire le
direzioni che trovate di seguito. Buona passeggiata, e se siete stanchi avrete
di che riposare, al parco di Regent Park, al vicino Zoo di Londra
o nelle caffetterie lungo la via.
Baker Street
Quartiere: Marylebone
Area: W1U
Zona metropolitana: 1
Stazioni metropolitana vicine: Baker Street, Marble
Arch, Bond Street
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